Il Pagellone di Juventus - Fiorentina

Esordio in campionato mandato in archivio con una sconfitta che, va detto, a Torino ci può anche stare. Quello che non ci può stare, o meglio, quello che preoccupa molto è la prestazione della squadra, apatica, quasi svogliata, contro un avversario che invece fa della forza e dell'aggressività il suo marchio di fabbrica.

Ecco comunque il pagellone dei viola, dopo la gara contro la Juve.

TATARUSANU: voto 4. Errori a ripetizione, come i 6 o 7 rinvii completamente sbagliati che finiscono in fallo laterale, uno dietro l'altro, scatenando i facili scherni non solo dei commentatori tv ma anche del pubblico. Sembra spesso poco sicuro. Sul primo gol può poco ma sul secondo copre male il palo di sua competenza.

TOMOVIC: voto 5,5. In una difesa che spesso va in bambola, stavolta la sua prestazione non ha particolari sbavature. Ma per strappare punti contro la Juve non basta certo fare il compitino.

GONZALO RODRIGUEZ: VOTO 5,5. Si immola su un tiro di Khedira che poteva costar caro ma sul primo gol si perde del tutto l'ex-Real, in compartecipazione con Astori. Anche sul secondo gol, si fanno trovare troppo larghi lasciando spazio allo stesso centrocampista bianconero il cui tiro diventa poi l'assist deciivo per Higuain.

ASTORI: voto 5.5. Troppo statico, insieme a Gonzalo, sul gol di Khedira. Assolutamente involontario il suo fallo di mano in area sul quale la Juve reclama, senza nemmeno troppa convinzione, il calcio di rigore. BERNARDESCHI: voto 5-. Il golden boy viola ha il serbatoio desolatamente vuoto e si vede. Barzagli, in un paio di occasioni, lo supera facendo una figura da Usain Bolt. Non pervenuto per tutto il primo tempo. Un po' meglio nella ripresa quando Sousa lo schiera da interno. Ma solo un pochino.

BADELJ: voto 5,5. Troppo poco per un giocatore che dovrebbe invece avere in mano le chiavi del centrocampo viola e farlo girare come un metronomo. (dal 64' SANCHEZ: voto 6+. Esordio positivo per il mediano ex-Villans. Non è un caso, visto che è l'unico a metterci la forza, contro una Juve che fa della fisicità la sua arma vincente).

VECINO: voto 5. Gara anonima, sempre sovrastato dai centrocampisti avversari. Tello gli serve sui piedi un mezzo pallone che potrebbe regalare il 2-2 ma il suo tiro rispecchia la gara fatta dalla Fiorentina: incompiuta!

ALONSO: voto 6. Dalla sua parte scende il cliente più scomodo, quel Dani Alves con il quale lo spagnolo ingaggia una riedizione italiana del Clasico Real-Barça. E' uno dei pochi viola che prova almeno a lottare e, nella ripresa, piazza anche un paio di cross decenti. Purtroppo però, almeno ai punti, la sfida va al brasiliano bianconero.

CHIESA: voto 6+. Sousa lo getta nella mischia a sorpresa, segno che crede fortemente nel giovane talento figlio d'arte e lui lo ripaga con una buona prestazione. E' l'unico a dare vivacità all'azione viola. Deve uscire dopo essersi immolato su Dani Alves che, a pochi metri da Tatarusanu, non si fa problemi a rifilargli un calcione sulle costole. (dal 46' TELLO: voto 5,5. Non dà quell'imprevedibilità che Sousa gli chiede, né riesce a fornire il dinamismo dei giorni migliori. Un rientro in chiaroscuro).

ILICIC: voto 4. Da "Chi l'ha visto?" per tutta la partita. Scende spesso a cercare palloni arretrando troppo il proprio raggio d'azione, fino a diventare un centrocampista aggiunto ma, in questo modo, non fa che agevolar la difesa juventina, che si ritrova a poter triplicare allegramente ilpovero Kalinic. (dall'80' ROSSI: sv. Appena 10' per lui, troppo poco per capirci qualcosa nello sbando della Fiorentina di ieri)

KALINIC: voto 7. GIoca da solo contro la miglior difesa del campionato italiano e riesce anche a riaccendere le speranze viola con il gol del momentaneo 1-1. Onestamente, chiedergli di più sarebbe da pazzi.