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Kalinic-Gabbiadini e i tanti dubbi del Corvo

  • Marco Innocenti
  • 25 ago 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Niente scambio alla pari tra Kalinic e Gabbiadini. La Fiorentina ha rispedito al mittente la prima proposta arrivata dal Napoli, aggiungendo che per sedersi al tavolo della trattativa, i partenopei avrebbero dovuto mettere sul piatto una cifra pari almeno a 15 milioni di euro più, ovviamente, il cartellino del loro attaccante. Il Napoli, poi, avrebbe già per il croato un contratto ad ingaggio quasi raddoppiato, intorno ai 2 milioni di euro netti a stagione.

Intorno alle 12.30 sono stati avvistati al Centro Sportivo sia il patron viola Andrea Della Valle che il presidente esecutivo Mario Cognigni, ufficialmente per incontrare Passarella, Bertoni e Antognoni in vista della festa per i 90 anni di domenica sera ma non è da escludere che ci scappi anche un mini-vertice di mercato, in queste ore così convulse e importanti per il futuro della squadra.

Stando a quanto riportato da diverse fonti in queste ultime ore, sembra proprio che lo scambio sia vicino, con la Fiorentina che insieme al prestito del giocatore otterrebbe anche un gruzzoletto non da poco visto che si parla di una cifra forse superiore anche ai 20 milioni. Attenzione però a quanto potrebbe arrivare da oltre Manica, con l'Everton che pare pronta a mettere sul piatto della bilancia qualcosa come 30 milioni per l'attaccante del Napoli. A quel punto, però, difficile che la Fiorentina accetti di vendere Kalinic senza un'adeguata contropartita tecnica a solo pochi giorni dalla chiusura del mercato.

I dubbi per Covino e la dirigenza viola, comunque, sono tanti. Cifre a parte, Nikola Kalinic sembra al momento l'attaccante di gran lunga più in forma dell'intera comitiva viola. Con un Rossi sempre più insoddisfatto, uno Zarate che rimbalza tra l'Italia e l'Argentina per problemi familiari, un Ilicic sempre più involuto su sé stesso e un Babacar con la valigia in mano fin dall'inizio del mercato, la situazione là davanti non sembra proprio quella adatta per scegliere di privarsi di Kalinic, che tra l'altro ha ancora tre anni di contratto con la Fiorentina davanti a sè. Gabbiadini poi non sembra proprio l'uomo perfetto per il gioco di Paulo Sousa, che predilige un attaccante forte fisicamente, che faccia reparto da solo. Non a caso, appena un anno fa, fu proprio il portoghese a indicare agli uomini di mercato viola la pista Kalinic come prima scelta per il reparto offensivo della sua nuova Fiorentina.

Uno scambio tatticamente poco comprensibile, quindi. Il Napoli, perso Higuain, non se la sente di schierare Gabbiadini come prima punta (e fa bene!) e sceglie Kalinic. La Fiorentina, facendo partire il croato, si ritroverebbe nella stessa identica situazione in cui si sono ritrovati i partenopei, ma con appena una settimana di mercato per porvi rimedio. A meno che non ci sia stato già un abboccamento con un certo Pavoletti...


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