Siamo proprio sicuri che alla viola convenga lasciar partire Kalinic?
- Marco Innocenti
- 25 ago 2016
- Tempo di lettura: 3 min

Ma siamo proprio sicuri che dallo scambio Kalinic-Gabbiadini, a prescindere da conguagli economici più o meno fantasiosi (qualcuno parla addirittura di 25 milioni di euro proni per la Fiorentina!!), siamo proprio sicuri però che questo scambio possa rappresentare un vero vantaggio per la squadra viola?
Non pensiamo per un momento da ragionieri e contabili, ma pensiamo da tifosi o, se vogliamo volare un po' più alti, da tecnici. Partirebbe un centravanti che, nella scorsa stagione, al suo debutto nella nostra serie A, ha segnato qualcosa come 13 reti, prendendo spesso sulle proprie spalle l'intero peso dell'attacco viola e togliendo le castagne dal fuoco in più di un'occasione.
Foza fisica, senso del gol e della posizione, capacità di fare a sportellate con le difese avversarie sono le doti di un attaccante che, al momento, la Fiorentina non saprebbe proprio come sostituire, visto e considerato che l'unico che potrebbe farne le veci, pensiamo a Babacar, non sembra averne né la volontà né la testa. Tutti gli altri, là davanti, sono qualcos'altro rispetto all'attaccante croato. Tutti, nessuno escluso.
Sousa ha fatto chiaramente capire che, per la sua idea di calcio, lo schema a una sola punta è quello che predilige. Perché allora privarlo dell'unico giocatore che in questo momento sembra dargli questa possibilità? E soprattutto, perché farlo adesso che il mercato è agli sgoccioli e non ci sarebbe tempo per andare in cerca di una soluzione alternativa di giusto valore? Domande alle quali difficilmente si potrebbe trovare di che rispondere ma che, ovviamente, si intrecciano con l'opportunità economica di uno scambio che alla fine potrebbe tentare e non poco la dirigenza viola.
Il Napoli, dopo la partenza di Higuain, ha sondato il mercato in lungo e in largo, forte di un pacco di milioni arrivati proprio dalla cessione del bomber argentino, ma non ha trovato alcun degno sostituto,pur avendo un tetto ingaggi ben più alto di quello viola. Perché a smorzare sul nascere qualsiasi trattativa, ormai, non è tanto il costo del cartellino di un giocatore ma la sostenibilità del suo ingaggio, oltre ovviamente all'appetibilità del club in cui approdare. Guardate, ad esempio, la questione Sirigu. Il portiere voleva a tutti i costi lasciare Parigi e il problema dell'ingaggio, alla fine, è stato superato con il giocatore che ha accettato di ridursi lo stipendio arrivando a cifre alle quali anche la Fiorentina avrebbe potuto accedere. Ma quello che è stato determinante è l'appeal garantito dal Siviglia, che dopo cinque Europa League vinte negli ultimi dieci anni (le ultime tre addirittura consecutive) poteva offrire al giocatore il palcoscenico scintillante della Champions.
Ma torniamo a Kalinic, Gabbiadini, Napoli e Fiorentina. Come detto, il Napoli stesso ha sondato il mercato per quasi due mesi alla ricerca di un sostituto di Higuain, con le tasche piene di soldi ma senza fortune. E aveva in saccoccia anche la qualificazione Champions! Figurarsi la Fiorentina cosa potrebbe trovare con una sola settimana di tempo a disposizione, molti meno contanti da far frusciare e solo una "misera" Europa League da mostrare come specchietto per le allodole. Senza contare che, a quel punto, anche il più sprovveduto dei diesse europei saprebbe che sei a caccia di una prima punta e giocherebbe al rialzo senza alcuna pietà.
Anche la trattativa che in queste ultime ore sembra possa portare, pardon, RI-portare Stevan Jovetic a Firenze, seppur di gran fascino, non darebbe a Sousa quell'uomo d'area che perderebbe con la partenza di Kalinic. Semmai l'arrivo di Jo-Jo (che bello tornare a parlare del fenomeno montenegrino...) potrebbe sbloccare la situazione legata a Pepito Rossi, al quale si potrebbe prospettare un prestito natalizio, un po' come avvenuto lo scorso anno destinazione Levante. L'unica prospettiva davvero percorribile è quella che sembra poter prendere corpo in queste ore di un contatto con il Genoa per Pavoletti ma non pare affare da ultimi giorni di mercato, anche perché Preziosi lascerebbe partire l'attaccante solo davanti ad un'offerta importante.
Insomma, a conti fatti lo scambio Kalinic-Gabbiadini non farebbe altro che togliere le castagne dal fuoco al Napoli. Ma su quel fuoco ci finiremmo noi. E ad una sola settimana dalla fine del mercato. La Fiorentina però stavolta è nella posizione di vantaggio di poter dettare tempi e modi della trattativa. E' il Napoli ad aver bisogno del giocatore. Se arrivassimo al 31 senza la fumata bianca, loro dovrebbero giocare fino a gennaio senza una prima punta di ruolo e noi, al massimo, avremmo perso un'occasione e una plusvalenza importante.
Ma a me, da tifoso, delle plusvalenza importa poco... Anzi, nulla!
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