Il pagellone di Fiorentina-Chievo
- Marco Innocenti
- 29 ago 2016
- Tempo di lettura: 3 min
Vittoria preziosa, importante e tutto sommato meritata per la Fiorentina che, dopo lo scivolone di Torino, mette in carniere i primi tre punti della propria stagione grazie al gol del neo-acquisto Sanchez. Ma c'è ancora tanto da fare in casa viola e le pagelle lo dimostrano ampiamente.

Tatarusanu: voto 6. Stavolta non sbaglia nessun rinvio e questo è già un buon inizio. Per il resto, il Chievo dalle sue parti non si fa vedere quasi mai e, alla prima uscita, rimedia la botta che lo costringerà a lasciare il campo (dal 40' p.t. Lezzerini: voto 7. Per lui solo ordinaria amministrazione, che il giovane portiere viola sbroglia nel migliore dei modi. L'istinto, i riflessi e il senso della posizione salvano la Fiorentina nell'unica vera occasione clivense).
Tomovic: voto 6+. Come al solito, qualche difficoltà la incontra ma nulla più. Alla fine, se la cava bene come tutto il reparto arretrato.

Astori: voto 6. Il Chievo fa davvero poco in avanti e anche lui non deve faticare più di tanto. L'assenza di Gonzalo si sente, anche se l'ex-romanista dimostra di cavarsela bene anche nel comandare i compagni di reparto.
Alonso: voto 6,5. Abbandona per una volta la fascia data l'indisponibilità di Gonzalo e si destreggia bene. Che la sua duttilità tattica possa essere l'arma in più per Sousa? Speriamo.
Tello: voto 6+. All'inizio della gara è quello che si destreggia meglio nella metà campo di un Chievo che non tarda molto ad alzare le barricate. La sua velocità è l'arma giusta e lui prova a sfruttarla a dovere, mandando fuori giri gli avversari di turno. Nella ripresa, cala vistosamente. Forse finisce la benzina e, con essa, anche la lucidità.
Sanchez: voto 7. Il colombiano merita senz'altro la palma di migliore in campo,non tanto per il gol ma per la personalità con la quale dimostra di essersi inserito nelle trame tattiche della Fiorentina. Lotta su ogni pallone ma dimostra di avere anche i piedi per partecipare alla costruzione del gioco, senza costringere Borja Valero ad arretrare sempre a prendersi palla (dal 14' s.t. Bernardeschi: voto 5,5. Non ha ancora il guizzo, la brillantezza e lo spunto nello stretto che abbiamo visto lo scorso anno. Ma ci sta, vista la preparazione ritardata. Sousa lo sa benissimo).
Vecino: sv. Non ha nemmeno il tempo di sudare (dall'8' p.t. Badelj: voto 6,5. Sousa lo lascia in panchina ma è poi costretto a buttarlo subito dentro e lui lo ripaga con una buona prestazione. E' ancora lontano dal giocatore che tutti vorrebbero rivedere, ma qualcosa si sta iniziando a muovere anche su quel fronte).
Milic: voto 6+. E' stato la sorpresa della serata ma non ha demeritato affatto. Dovrà fare di più però per sfilare il posto ad uno come Alonso.

Ilicic: voto 6,5. Parte in sordina, al piccolo trotto quasi, poi però nel secondo tempo, quando il Chievo inizia a rompere gli indugi ed allargare le maglie del suo quasi-catenaccio, ecco che lo sloveno inizia ad illuminarsi. Una sua conclusione sibila sopra l'incrocio facendo gridare al gol tutto lo stadio, poi a fermarlo è solo la traversa. Meriterebbe però il primo gol della stagione.
Borja Valero: voto 6,5. Recuperato a tempo di record, scende in campo con i postumi della febbre e non rende al meglio. E' comunque fondamentale, come sempre.
Kalinic: voto 6,5. Lotta da solo contro l'intera difesa schierata del Chievo e, soprattutto nel primo tempo, soffre la marcatura strettissima di Dainelli, che lo segue anche sotto la doccia. Nella ripresa le maglie si allargano e i suoi movimenti nello spazio aprono varchi per Bernardeschi e, soprattutto, Ilicic che (non a caso) sfiora il raddoppio in almeno un paio di occasioni.
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