L'ira funesta di Dejan Joksimovic
- Marco Innocenti
- 2 set 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Il calciomercato non ha ancora visto posarsi il gran polverone che, come sempre, si scatena tra cessioni e acquisti dell'ultimo minuto, che già Dejan Joksimovic tuona livido di rabbia. Un nome, il suo, che fino a qualche mese fa non diceva quasi nulla a molti tifosi della Fiorentina ma che, dalla fine dell'Europeo in poi, è diventato sempre più familiare. Si tratta dell'agente di Milan Badelj, che non si è lasciato sfuggire una sola occasione per ribadire che il futuro del suo assistito sarebbe stato lontano da Firenze.
Peccato però che il buon Milan abbia rinnovato il contratto appena lo scorso anno, firmando un accordo triennale che lo legherà alla Fiorentina almeno fino al giugno 2018. E chi glielo dice a Joksimovic che hanno firmato anche per un'opzione sul quarto... Fatto sta che, a mercato ormai chiuso, Joksimovic ha così commentato alla Gazzetta dello Sport la permanenza di Milan in maglia viola:
«Il Milan aveva fatto un tentativo, ma non solo. La Fiorentina ha respinto due offerte dall’estero, una dalla Germania e l’altra dall’Inghilterra. Sarebbe andato a guadagnare il doppio rispetto a quanto prende attualmente. Rinnovo? Sarò chiaro: non abbiamo nessuna intenzione di rinnovare il suo contratto con i viola, per cui Badelj, o al termine di quest’anno, o tra due, se ne andrà da Firenze. Badelj è una brava persona, ma credo che sia normale per qualsiasi lavoratore, soprattutto per un giocatore che a breve compirà 28 anni, ambire a risultati migliori, e soprattutto a guadagni più cospicui. Sono state rifiutate delle offerte decisamente importanti».
Tanto per essere chiari e sinceri, comunque, Badelj non andrà proprio da nessuna parte il prossimo anno, a meno che non sia la Fiorentina a decidere di lasciarlo andare, magari per non vederselo sfuggire l'anno successivo a parametro zero. A patto poi che la società non decida di far valere anche l'opzione sul quarto anno. Ci sarebbe però da fare una domandina al signor Joksimovic: ma come mai ha preso così a cuore la voglia di cambiare aria di un giocatore che, appena dodici mesi fa, ha rinnovato il proprio contratto, vedendosi anche aumentare l'ingaggio? Non è che da un eventuale trasferimento il primo a guadagnare non sarebbe il giocatore ma bensì chi lo rappresenta? Vista la foga con la quale Joksimovic sta facendo la guerra alla proprietà che attualmente stipendia il suo cliente, verrebbe quasi da pensarlo.
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