Passaporti alla mano, si torna a viaggiare
- Marco Innocenti
- 14 set 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Non sarà la Champions, questo è innegabile, ma il sogno di tornare finalmente ad alzare al cielo un trofeo continentale dopo quello dei "Leoni di Ibrox" del 1961 è troppo grande per fermarsi a guardare al prestigio della coppa. Un sogno che Firenze torna ad accarezzare per il quarto anno di fila, riprendendo un discorso prematuramente interrotto in quella brutta notte di Londra, contro un Tottenham semplicemente più forte e competitivo di noi.
A sfogliare gli annali, la Fiorentina che scenderà in campo a Salonicco contro il Paok, timbrerà la sua 91-esima presenza nella Coppa Uefa-Europa League. L'esordio avvenne il 14 settembre 1972, nella seconda edizione della Coppa, quando la Fiorentina scese in campo a Istambul contro i turchi dell'Eskisehispor. Finì 2-1 con le reti viola di Sormani al 36', poi pareggiata al 73' da Vahap, e quella decisiva di Clerici a 5' dalla fine, con uno splendido pallonetto a beffare il portiere in uscita.
Da quel giorno, la Fiorentina ha collezionato finora 37 vittorie in Coppa Uefa-Europa League (il 41,1% delle gare disputate), 29 pareggi (il 32,2%) e 24 sconfitte (il rimanente 26,7%). Due semifinali raggiunte (nel 2007/08 uscendo beffata dai rigori contro il catenaccio dei Rangers e nel 2014/15, tra i fischi del Franchi per la sconfitta contro il Siviglia) e anche una finale che a Firenze nessuno ha mai dimenticato, quella del 1989/90 contro la Juventus, con il furto di Torino e l'esilio forzato ad Avellino.
Storia a parte, la squadra di Paulo Sousa è chiamata domani a ridare fiducia e ottimismo all'intero ambiente viola, con una prestazione che al di là del risultati sappia mostrare una crescita sia della condizione fisica che del gioco collettivo.
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