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E ora sotto con l'Udinese

  • Marco Innocenti
  • 19 set 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

La Roma è acqua passata. Il (presunto) fuorigioco di Kalinic, i tre punti, la nuova esclusione di Bernardeschi, tutto mandato in archivio insomma. Materiale buono per le discussioni da Bar Sport ma, nello spogliatoio, bisogna subito mettersi testa bassa e pedalare. Perché in questo assurdo tour de force che attende la Fiorentina da qui a dicembre non ci sarà un attimo di pausa e mercoledì sarà di nuovo il campo a dire la sua.

La formazione friulana, dopo un esordio-choc proprio contro i giallorossi di Spalletti ed aver battuto Empoli e Milan, ieri ha inciampato sul Chievo, uscendo sconfitta per 2-1 in pieno recupero. La squadra di Iachini non ha brillato e, pur andando in vantaggio, è sembrata per larghi tratti in piena balia di un Chievo più tonico e incisivo. Non si tratta insomma di un avversario insormontabile per la Fiorentina, che dopo la sbornia di gioia di ieri sera deve prima di tutto tornare a concentrarsi a pieno, per non rischiare pericolosi passi indietro.

Perché la Fiorentina vista ieri sera al Franchi è parsa squadra in netta crescita sotto tutti i punti di vista, tecnico, psicologico ma soprattutto fisico. Ha giocato ad armi pari contro una Roma che, nomi alla mano, le è sicuramente superiore, dovendo soffrire quando ne era il momento ma sapendo anche mandare in tilt la difesa avversaria con i movimenti gusti e alcune accelerazioni che sono il segnale di risveglio che tutti i tifosi viola attendevano da settimane.

Alcuni senatori stanno cominciando a scaldare i motori, ma accanto a loro c'è anche qualche nuovo acquisto che si sta mettendo in luce come una lietissima sorpresa. Pensiamo prima di tutto a Sanchez ma anche al Milic all'opera ieri contro la Roma e al Salcedo visto a Salonicco. Insomma, se la Fiorentina delle prime uscite stagionali era ancora un cantiere aperto, adesso finalmente Sousa può cominciare a pensare di togliere il cartello "Lavori in Corso" dalla porta dello spogliatoio. Sul fronte dell'infermeria, poi, restano da valutare le condizioni di Vecino, non ancora del tutto recuperato, e quelle di Astori, che ieri sera ha accusato un leggero dolore durante il riscaldamento ma poi ha giocato l'intero match apparentemente senza problemi.

Senza contare che, quest'anno, la squadra ha dalla sua sicuramente una grande duttilità tattica, negli uomini da poter schierare ma soprattutto negli schemi da utilizzare.


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