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Corvino e la Fiorentina cambiano registro. Addio al fair-play ad oltranza

  • Marco Innocenti
  • 21 set 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Era anche l'ora! La Fiorentina si libera in un sol colpo di tutta quella falsa e ipocrita "sportività" (ma sarebbe meglio dire passività) che l'aveva contraddistinta da qualche anno a questa parte, una passività assoluta di fronte alle offese, alle ingerenze e alla protervia di altre società, che hanno sempre approfittato di questo low-profile della viola per alzare la voce. Lo rileva anche l'edizione odierna de La Repubblica.

Attenzione, però, non stiamo incitando la Fiorentina a calarsi nell'arena insieme ai leoni (men che meno a quelli da tastiera o da microfono, tanto di moda ultimamente). Vogliamo anche noi che la nostra squadra mantenga un altero distacco rispetto al becero starnazzare di molte compagini del nostro o di altri campionati. Giusto quindi non replicare a quel quotidiano greco che ha titolato a caratteri cubitali "MAFIA" dopo la partita di Salonicco della scorsa settimana. Ma è altrettanto giusto tutelare la propria immagine e i propri tesserati di fronte alle dichiarazioni di qualcuno che, confidando nel fatto che da Firenze nessuno replicherà, pensa di poter dire qualunque cosa, facendo passare per verità quelle che non sono altro che proprie considerazioni personali.

La querelle tra Pantaleo Corvino e Walter Sabatini è rimasta sempre entro i limiti di una dialettica tutto sommato corretta, senza sfocare in offese o simili, ma bene ha fatto il dg della Fiorentina a far sentire la propria voce. «Pietismo è perdere e dare la colpa a episodi discutibili» sono state le parole usate da Corvino per chiudere la questione, che stasera passerà com'è giusto che sia in cavalleria di fronte alla nuova giornata di campionato.

La Fiorentina, quindi, ha smesso di far finta di nulla di fronte agli attacchi che subisce e questo cambio di rotta si era già intravisto qualche settimana fa quando un giornalista Mediaset (non del Corriere di Brozzi, con tutto il rispetto per gli eventuali colleghi brozzesi...) affidò a Twitter il proprio "sgooobbbb": Paulo Sousa lasciava la Fiorentina ed aveva già provveduto a traslocare i propri mobili in Portogallo. La notizia mise in subbuglio i tifosi viola per qualche ora per poi rivelarsi esattamente per quello che era: un'emerita cazzata! Già in quell'occasione, però, l'ACF Fiorentina non se ne restò in silenzio e fece sentire la propria voce, auspicando da parte dell'informazione un maggior rispetto per la società, i propri tesserati e i tifosi.

Con tutto questo - lo ripetiamo per non venir fraintesi da qualche moralizzatore - senza dover arrivare alle vette di alterigia raggiunte da altre società, in perenne silenzio stampa o continuamente in lotta con giornali e tv sia locali che nazionali.


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