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Nicchi: «Gli arbitri in sala stampa? Manca la necessaria tranquillità»

  • Marco Innocenti
  • 27 set 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Quello di far intervenire anche gli arbitri in sala stampa nel dopo gara a spiegare le motivazioni di una decisione presa durante il match è un tema che, periodicamente, viene rilanciato da più parti e ieri, ai microfoni di Radio Anch'io Sport,ne ha parlato anche Marcello Nicchi, appena confermato a capo dell'Aia per il terzo mandato di fila.

«Il problema - ha detto l'ex-giacchetta nera - è che se da domani avessimo questa possibilità, si parlerebbe sempre di riconoscimento degli errori e si costringerebbero gli arbitri ad andare davanti alle telecamere a dire 'ho sbagliato'. Bisogna invece cambiare mentalità e sottolineare le cose positive. Noi vogliamo parlare con tutti ma ci sono momenti in cui il silenzio ci permette di ottenere cose che con le parole si possono distorcere o male interpretare. Gli episodi ci saranno sempre, gli arbitri purtroppo sbagliano ma bisogna prendere lo sport per quello che è. Quando facciamo le riunioni con dirigenti, allenatori e capitani, è il primo momento in cui possono avere spiegazioni su tutto. Che senso ha allora parlare a mente calda? Ognuno ha le proprie ragioni e le proprie convinzioni. Quando arriverà il giorno in cui arriveremo a parlare serenamente di tutto, ecco lì saremo cresciuti ma se ci sono persone che non sono in grado di parlare con gli altri o che straparlano degli altri, allora non c'è democrazia».

Difficile quindi pensare di consentire agli arbitri di parlare subito dopo la gara, almeno nel prossimo futuro. «Perché quando viene dato del matto a un direttore di gara e si cerca sempre la polemica, diventa difficile. Ci sono momenti in cui, per la troppa tensione, il silenzio è meglio di mille parole. Ci sono invece molti altri momenti in cui si può spiegare e l'interlocutore ascolta ma altri ancora in cui si può spiegare e all'interlocutore non interessa solo perché ha perso la partita. Non tutti sono così preparati per accettare un dibattito pubblico con la giusta calma».

Onestamente, pare proprio difficile dargli torto. Se l'arbitro dovesse intervenire in sala stampa e dire la sua su ogni moviola, rallenty e fuorigioco da due millimetri fischiato o non fischiato, sarebbe davvero il caos, visto e considerato peraltro che anche gli stessi moviolisti non sono sempre concordi, nemmeno al 247° replay. Sul clima intorno agli arbitri, pare proprio che Nicchi abbia pienamente ragione, almeno a rileggere alcune dichiarazioni sfuggite a molti dirigenti in queste prima settimane di campionato. Ma voi, con questi personaggi, vi siedereste mai a discutere dei vostri eventuali errori?

«L'arbitro è stato disgustoso, ha regalato la partita al Porto» (J. Pallotta, dopo Roma-Porto 0-3)

«Arbitro ridicolo. Errori vergognosi» (J. Pallotta, dopo Fiorentina-Roma 1-0)

«Un arbitraggio del genere è inaccettabile. Non ho mai visto arbitrare in questa maniera ma quello che ha fatto è sistematico. L'arbitro è un matto. Deve andare a casa. Quello che è accaduto dopo un minuto è clamoroso e lui ha fatto finta di non vederlo» (E.Preziosi, dopo Genoa-Pescara 1-1)


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