Sousa: «Felice per la vittoria ma deluso dall'approccio. Zarate? La vita è piena di emozioni»
- Marco Innocenti
- 30 set 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Sousa l'Incontentabile, ma è anche giusto che sia così.La gara contro il Qarabag ha sicuramente fatto divertire i tifosi viola ma quel 5-1 finale (pardon, 6-1 perché il pallone calciato da Vecino era entrato a tutti gli effetti), quel 5-1 finale dicevamo ha messo ancor più in luce quanto fosse stato sbagliato l'approccio della squadra al primo quarto d'ora di gara. Distanze fra i reparti sbagliate, poca concentrazione da parte di quasi tutti i giocatori e un paio di occasioni concesse con eccessiva facilità a degli avversari che poi, a conti fatti, si sono rivelati ben poca cosa.
Chi dice però che senza l'espulsione la Fiorentina avrebbe sofferto tremendamente, a nostro avviso, commette un errore. La squadra infatti, anche prima dell'espulsione, stava reagendo bene, almeno da un quarto d'ora, trovando anche un paio di occasioni nitide per segnare. E poi l'espulsione è arrivata proprio su una di queste occasioni, con Kalinic che senza il tocco di mano del difensore azero, sarebbe andato in port solo soletto. Certo, poter giocare quasi un'ora con un uomo in più non può che aver agevolato la Fiorentina ma sicuramente dare a quell'episodio tutto il merito per questa bella vittoria viola sarebbe ingiusto nei confronti della squadra e del tecnico, che tolto il primo quarto d'ora, non hanno sbagliato quasi nulla.
Giusto quindi che Sousa, che di questa squadra è l'allenatore e non un tifoso, metta in risalto anche l'approccio sbagliato da parte dei suoi. «Non sono molto soddisfatto per l’approccio alla partita - ha detto ai microfoni di Sky - Abbiamo sottovalutato il nostro avversario. Mi dispiace perché dovevamo rispettare un avversario che avevamo analizzato bene, che ha abilità di palleggio e una buona dinamicità. Questa volta un episodio a nostro favore in una nostra transizione ci ha portato a dominare la partita e a ottenere un risultato ampio. Dobbiamo esser felici della vittoria perché la meritiamo. Abbiamo fatto più gol e anche belli. Dobbiamo dare continuità al nostro gioco». Giusto - dicevamo - che lui analizzi anche ciò che non l'ha convinto, in una gara perfetta per 70' almeno, perché il suo compito è proprio quello di far tendere sempre la squadra alla perfezione, eliminando ogni macchia, anche la più piccola. Un po' meno comprensibile, però, è l'atteggiamento di qualche tifoso che dopo nemmeno 15' di partita profetizzava una goleada da parte del Qarabag o comunque una catastrofe imminente.

Sempre Paulo Sousa, poi, ha parlato dell'emozione per il gol di Zarate e la situazione tutta particolare dell'attaccante argentino. «Le storie comportano sempre emozioni, la vita è piena di emozioni. Lui ha avuto modo di trasmettere tutto il suo amore per la sua famiglia e sono tanto contento per lui».
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