Corvino e Sousa, la strana coppia
- Marco Innocenti
- 14 ott 2016
- Tempo di lettura: 3 min

Stamani vi vogliamo presentare un bell'articolo firmato da Riccardo Galli e apparso oggi sulle pagine de La Nazione, nel quale si analizza il rapporto di stretta fiducia instauratosi in questi mesi tra Pantaleo Corvino e Paulo Sousa, due personaggi apparentemente molto distanti ma, ad oggi, incredibilmente affiatati nel difendere la loro creatura e il cammino intrapreso per farla crescere e vincere. Il motivo di questa nostra scelta? Perché noi siamo convinti che entrambi siano uomini di calcio di rara intelligenza e quindi siamo anche sicuri che le loro scelte, alla fine, si riveleranno azzeccate. Basta solo avere la pazienza di dar loro il tempo necessario.
«Pantaleo Corvino e Paulo Sousa, uniti, molto uniti. L’uno entusiasta dell’altro, entrambi innamorati della Fiorentina. Corvino e Sousa, è questa la strana coppia che accompagnerà la squadra viola al riscatto. Riscatto dopo un inizio di stagione all’insegna di risultati poco incoraggianti che però non hanno scalfito l’ottimismo e l’entusiasmo di una coppia nata (quasi) per caso ma che adesso sembra garanzia di solidità. E decisionismo.
Parole e segnali di stima arrivano da una parte e dall’altra e le ultime dichiarazioni di Corvino (“Sousa è uno come me… il gioco di Sousa mi piace moltissimo”, e via dicendo) sembrano l’eco di quanto, a sua volta, il tecnico portoghese ha detto del suo dirigente dopo la chiusura degli affari d’estate. Ma quando e perché, il Corvo e Sousa sono diventati… una cosa sola? Il mercato, senza dubbio, è stato un loro punto di contatto fondamentale. Mercato che Corvino ebbe modo di illustrare all’allenatore viola al termine del blitz in Portogallo, giorni prima del ritiro estivo. Sì, proprio in quel blitz che alla vigilia, per molti, avrebbe dovuto addirittura coincidere con un ’arrivederci e grazie’ perché Sousa… non era un allenatore scelto da Corvino.
Ci fu chi scomodò anche il precedente (niente Firenze per Guidolin e conseguente via libera a Prandelli), ma invece, quel blitz in terra portoghese servì a sancire un’ alleanza, un patto, a creare una coppia che adesso – in una fase della stagione tendente al delicato – dimostra una coesione e una forza inattaccabili. Corvino e Sousa sono uguali nella tenacia, nel difendere le proprie idee, nel portarle avanti. Idee vincenti, per entrambi, ma anche idee all’insegna del sacrificio, del mettersi sempre in gioco e del metterci la faccia. In ogni occasione.
La campagna acquisti-cessioni, dicevamo, è stata la chiave decisiva per arrivare a trasformare Corvino e Sousa in una coppia vera e propria, rispetto a due professionisti che si stimano e magari si trovano costretti a lavorare allo stesso tavolo. Dirigente e allenatore hanno saputo far combaciare le esigenze di bilancio del primo con le esigenze tecniche del secondo. Contatti continui, giorno dopo giorno, a telefono o in diretta, anche per decidere se e chi sacrificare alle leggi del mercato per portare in cassa milioni ’pesanti’. Fu così, ad esempio, per l’addio ad Alonso. Un addio inevitabile quando il Chelsea spuntò a Firenze con una proposta indecente. Ma fu così anche quando, il Napoli tentò l’assalto milionario a Kalinic. Sousa e Corvino s’incontrarono, parlarono e decisero. Insieme.
Ora appunto, sono i giorni in cui la coesione di questa coppia deve rivelarsi decisiva per cancellare i dubbi attorno alla nuova Fiorentina. Dubbi sul rendimento, e su quanto di positivo si potrà fare nel corso della stagione. Corvino e Sousa ci credono, hanno l’entusiasmo giusto e lo chiederanno anche alla squadra. Ripartire si può, anzi, si deve. Parola del Corvo e di Paulo».
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