Sousa: «Cerchiamo di trovare un'inerzia positiva. Ilicic? Domani valuteremo»
- Marco Innocenti
- 19 ott 2016
- Tempo di lettura: 3 min

E' un Paulo Sousa che mostra grande tranquillità quello che si è presentato in sala stampa per la consueta conferenza nel pre-partita di Slovan Liberec-Fiorentina.
Mister, la preoccupa la sterilità offensiva della quale la squadra sta soffrendo fino ad ora? E poi, ha qualche variante tattica in testa per risolverla? «Più che preoccuparmi - ha detto il tecnico viola - mi sorprende, perché abbiamo le qualità e le opportunità per fare gol, per cui più che altro mi sorprende. Sulla questione tattica, poi, abbiamo già parlato spesso del fatto che per me non è questione di quante punte mettiamo in campo. Penso piuttosto che sia importante continuare a crescere per far sì che arrivi un momento in cui si passi ad un'inerzia positiva. La squadra finora non ha mostrato la continuità necessaria ma ci sono dei momenti in cui ho visto la squadra esprimersi quasi al nostro livello ottimale, così come ci sono momenti in cui non ci riusciamo proprio ed è questo che mi preoccupa di più. Vedo però anche che riusciamo a trovare soluzioni a questo, come accaduto nell'ultima gara di campionato. Ora serve dare continuità per far sì che ci si avvicini sempre più al nostro livello e questo viene solo giocando e segnando, così da innalzare la propria fiducia. Stiamo anche facendo tutto il necessario per permettere ai nostri giocatori più importanti di arrivare al top, così da innalzare il livello della performance di tutta la squadra».
Quali sono le condizioni di Josip Ilicic? «ilicic ieri si è impegnato in tutto l'allenamento, anche se ha ancora un leggero fastidio. Abbiamo ancora un po' di tempo per recuperarlo e speriamo che domani sia al 100% e ci possa così essere d'aiuto».
Per la prima volta da quando sei a Firenze, ti ritrovi un po' nell'occhio del ciclone della critica. Ti sorprende questo e c'è qualcosa che non rifaresti, magari a livello tattico? «Quando fai questo mestiere, sai che il fattore più importante sono i risultati. Sono arrivato lo scorso anno con aspettative piuttosto basse da parte un po' di tutti e abbiamo sorpreso. E' normale quindi che, se non mantieni il livello che hai mostrato, tu riceva delle critiche. Io però alla fine cerco di concentrarmi solo su quello che posso controllare che è l'allenamento, cercando di aiutare i ragazzi a mettere in campo la miglior performance sia individuale che collettiva, per far sì che la squadra ottenga la vittoria. A livello tattico, abbiamo parlato all'inizio dell'anno e quest'anno abbiamo iniziato un percorso con i giocatori che abbiamo e credo che si stiano vedendo i risultati. Ho cercato di dare alla squadra, ma anche alla città, la giusta ambizione perché credo che nella nostra situazione, per vincere, hai sempre bisogno di osare».
E' qualche singolo che in questo momento non ha la giusta dose di coraggio e non osa in campo? «Io vi ho solo confermato che è vero, perché si vede, che noi come squadra abbiamo bisogno che i nostri giocatori più influenti diano il massimo. Invece voglio che sia chiaro che quando parlo di coraggio, non individualizzo ma parlo di tutti noi».
Quanto ricercherete la vostra prima vittoria esterna? Sarebbe soddisfatto anche con un pareggio, utile per la classifica? «Non p nella nostra mentalità e io non alleno mai per puntare a un pareggio ma sempre verso la vittoria. Il nostro obiettivo è vincere le partite e domani vogliamo vincere».
Fiorentina e Slovan sono due squadre con gli attacchi un po' spuntati: che sviluppo di gara si attende? «Mi aspetto che la mia squadra riesca a essere se stessa e sia protagonista nella gara, una squadra che sappia avere la giusta intensità sia in fase difensiva che fase d'attacco, con concetti semplici ma efficaci. Non dimentichiamo che un'altra squadra italiana ha già sofferto contro una squadra ceca: dobbiamo entrare in campo concentrati e tenere un ritmo sempre elevato così da vincere la gara di domani».
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