Tafazzi, Nanni Moretti e quello stucchevole teatrino dell'assurdo
- Marco Innocenti
- 24 ott 2016
- Tempo di lettura: 1 min

Signore e signori, benvenuti al teatrino dell'assurdo, quello nel quale vinci 5-3 e ti rodi il fegato per quei "due gol in fotocopia". Quello nel quale se perdi siamo da zona retrocessione... ma anche se vinci (anzi, stravinci!) bisogna trovare qualcosa su cui ridire perché sennò che gusto c'è! Quello nel quale un "io l'avevo detto" non si nega a nessuno ma poi di quelli che "senza le due punte un si vada nessuna parte" non vedi più nemmeno l'ombra.
Ma questo è soprattutto il teatrino nel quale tanti danno dell'incapace a Paulo Sousa ma poi, quando ridisegna la squadra e passa alla difesa a quattro (e vince!), come per magia nessuno gli va a stringere la mano per aver risolto il rebus.
Troppo facile così, caro signor Piagnistei... troppo facile. La Fiorentina la si ama sempre, che si vinca o che si perda ma soprattutto, da tifosi, ci si esalta quando vince con pieno merito, come successo ieri, senza attaccarsi a due errori (che ci sono, per carità...) per giustificare la propria idea preconcetta che questa squadra sia allo sbando. Anche perché io ci metterei la firma, tutte le domeniche, i sabati e i giovedì di Coppa, a segnare cinque reti e prenderne tre.
Sennò, per dirla con Nanni Moretti, "continuiamo così, facciamoci del male" oppure, per dirla più prosaicamente alla Tafazzi "oh oh oh ohohoh", ma sempre con la canonica bottigliata continuata sugli zebedei, mi raccomando!
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