Zenith, Ajax, Schalke e Shakhtar a tutto gas. United, crisi coi tifosi. Inter nei guai
- marcinnocenti
- 4 nov 2016
- Tempo di lettura: 6 min
Anche qualche testa eccellente fra quelle cadute ieri sera, nel quarto turno di Europa League. Mentre Zenith e Ajax si qualificano per i sedicesimi con due turni d'anticipo e molte altre (fra cui la Fiorentina) a cui manca solo la certezza matematica, c'è anche chi come Inter e Manchester United rischia davvero grosso. Ma andiamo con ordine.

Nel Gruppo A sono proprio i Red Devils di José Mourinho a vivere la loro ennesima serata no. In casa dei turchi del Fenerbahçe, Ibrahimovic e compagni vanno subito sotto con la rovesciata di Sow per poi subire anche il raddoppio dei padroni di casa e dimezzare lo svantaggio, inutilmente, solo a un minuto dalla fine con Rooney. Il gol però non solo non è bastato al Manchester per evitare il ko che l'ha fatto scivolare al terzo posto in classifica, ma non è nemmeno servito allo stesso Rooney ad evitare la gogna mediatica alla quale lo hanno sottoposto i tifosi dello United via social. Il messaggio è abbastanza chiaro: "venderlo". Chi invece ha gettato al vento l'occasione perfetta è il Feyenord che, a ODessa in casa dello Zorya, non è andato oltre il pareggio, rischiano anche il ko dopo essere rimasto in dieci alla fine del primo tempo. Non tutto quindi è perduto per lo United, che si ritrova con 6 punti in classifica alle spalle del duo Fenerbahçe-Feyenord a 7 punti. A 2 invece lo Zorya, dopo il pari di ieri sera contro gli olandesi.
Passo in avanti decisivo, nel Gruppo B, per l'APOEL Nicosia che batte di misura lo Young Boys e resta da sola al comando della classifica, con 9 punti. Non tiene il passo, infatti, l'Olympiacos che contro l'Astana va subito sotto ma poi acciuffa il pari alla mezz'ora. I greci salgono quindi a 7 punti, con lo Young Boys che resta a 4 e l'Astana che raggranella il suo secondo punticino europeo. Facile presagire che quello del prossimo 24 novembre, con Olympiacos-Young Boys, sarà il turno che deciderà i destini delle due squadre, con l'Apoel che potrà giocarsi il match point qualificazione in casa dell'Astana.
Incredibile tonfo del Mainz in casa dell'Anderlecht: il 6-1 finale abbatte l'amor proprio dei tedeschi più che la loro posizione in classifica anche se ora, in testa al Gruppo C, ci sono proprio l'Anderlecht e il Saint-Etienne, reduce dal successo per 2-1 in casa del Gabala. Gli azeri, invece, con 4 sconfitte in 4 gare, sono ormai fuori dai giochi. Contro il Mainz, poi, gioca anche il calendario che prevede la sfida Anderlecht - Saint-Etienne all'ultima giornata: il biscottone franco-belga potrebbe essere nell'aria...
Si corre invece solo per il secondo posto nel Gruppo D, con lo Zenith che ha già staccato il proprio biglietto verso i sedicesimi battendo il Dundalk con lo stesso punteggio di due settimane fa: 2-1. Alle spalle dei russi, però, è bagarre. Il pareggio a reti bianche tra Az e Maccabi ha riacceso le speranze degli olandesi che, con due punti all'attivo, nel prossimo turno potrebbero tornare in corsa battendo in casa il Dundalk. Al momento, sono proprio gli rlandesi e il Maccabi a giocarsi l'ultimo posto rimasto nei sedicesimi, con 4 punti a testa. All'Az non resta che sperare nel miracolo.
Paura, ma solo iniziale, per la Roma che nel Gruppo E fa il proprio dovere e batte 4-2 l'Austria Vienna, conquistando così la testa solitaria della classifica. La banda di Spalletti fra l'altro allunga anche sulla terza, visto che Astra Giurgiu e Viktoria Plzen non vanno oltre il pari. La classifica comunque resta fluida, con i giallorossi a 8 punti, l'Austria Vienna a 5, l'Astra Giurgiu a 4 e il Plzen a 3. Insomma, vietato distrarsi fino alla fine.

Il Gruppo F è sicuramente quello più intricato di tutti. Due squadre a 6 punti (Athletic Bilbao e Genk) e due squadre a 5 (Sassuolo e Rapid Vienna), ma la classifica sarebbe stata molto differente se le partite di ieri sera fossero finite all'85', quando i neroverdi di Di Francesco comandavano ancora per 2-0. Ad essere fatali al Sassuolo infatti sono stati proprio i minuti finali, con due reti che hanno mandato in fumo due punti preziosi. Spettacolo allo stato puro invece nell'altra gara del girone, con Athletic e Genk che se le danno di santa ragione, chiudendo sul 5-3 per i baschi. Incredibile la cinquina messa a segno da Aritz Aduriz che, a 35 anni suonati, diventa il primo giocatore nella storia a segnare 5 reti in una sola gara di Coppa Uefa-Europa League. A dargli una mano ci ha pensato di certo l'arbitro, concedendo tre rigori ai baschi ma l'impresa resta comunque.
Il Gruppo G esalta l'Ajax, che batte il Celta Vigo e mette sotto ghiaccio la qualificazione ai sedicesimi. I lancieri prima si portano sul 3-0 poi abbassano la guardia e rischiano la remuntada ma i due gol non bastano al Celta per agguantare almeno il pari. Per Pepito Rosi, 78' minuti in campo senza particolari fiammate. A contendersi l'ultimo biglietto rimasto per i sedicesimi, dovrebbero a questo punto essere Celta Vigo e Standard Liegi, appaiate a 5 punti. Alle loro spalle, infatti, non sembra rappresentare una vera minaccia il Panathinaikos che anche ieri, in casa, ha preso 3 sonore sberle dai belgi ed è rimasto con un solo punto all'attivo.
Altra squadra già qualificata nel Gruppo H. E' lo Shakhtar Donetsk che, dall'alto dei suoi 12 punti in 4 gare, potrà fare da spettatore nei prossimi due turni rimasti da giocare. Contro il Gent, i ragazzi di Paulo Fonseca vanno sotto già al 1' ma si rifanno con gli interessi ribaltando tutto e portandosi sul 4-1. La reazione del Gent arriva quando ormai è troppo tardi e alla fine si va tutti a casa mandando in archivio uno spettacolare 5-3. Il Braga vince in casa contro il Konyaspor e sale al secondo posto con 5 punti, scavalcando proprio il Gent che resta a 4.

Nel Gruppo I, serviva una vittoria allo Schalke 04 contro il Krasnodar per festeggiare anzitempo la qualificazione e vittoria è stata. FInisce 2-0 per i tedeschi che salutano tutti, lasciando i russi al secondo posto con 6 punti. Brutto ko invece quello accusato dal Nizza di Mario Balotelli, che perde 2-0 in casa contro Salisburgo e si fa agganciare in classifica proprio dagli austriaci, a quota 3 punti. Serata da incorniciare per il coreano Hee-Chan Hwang: entrato al 62' al posto di Gulbrandsen, nel giro di due minuti (tra il 72' e il 73') segna la doppietta che permette al Salisburgo di non dover salutare anzitempo quest'Europa League.
Fiorentina a un passo dalla qualificazione nel Gruppo J. Con la convincente vittoria 3-0 aidanni dello Slovan Liberec, i viola di Paulo Sousa salgono a quota 10 punti, consolidando il proprio primato nel girone, inseguiti solo dal Qarabag che nell'altra gara della serata batte 1-0 il Paok. Adesso, gli azeri navigano a -3 dai viola, con il Paok fermo a 4 punti e lo Slovan ormai praticamente spacciato ad un solo punto.
Nel Gruppo H, dopo la rivoluzione attuata in settimana con l'addio di De Boer, l'Inter di Vecchi non è riuscita a fare tesoro del gol segnato da Icardi nel primo tempo e, contro il Southampton, ha subito la sua terza sconfitta in 4 gare di Europa League, nonostante i Saints falliscano anche un rigore nel recupero della prima frazione. Davvero troppo per sperare di passare il turno. A dare una mano ai nerazzurri, però, ci pensano le avversarie del girone. La vittoria dello Sparta Praga per 2-0 contro il Beer-Sheva infatti lascia aperta la porta della speranza, anche se l'Inter resta in fondo alla classifica del girone con la miseria di 3 punti raccolti. A guidare le operazioni è sempre lo Sparta Praga, con 9 punti, inseguito dal Southampton con 7 e dal Beer-Sheva con 4.
Tutto ancora in bilico anche nel Gruppo L. Ieri sera è stata però la giornata dell'Osmanlispor che, battendo a domicilio il Villareal per 2-1, si è issato solo in testa alla classifica. Il pareggio a reti inviolate fra Zurigo e Steaua, poi, non ha fatto altro che giocare a favore dei turchi, che adesso guidano il girone con 7 punti, inseguiti da svizzeri e spagnoli con 5. Chiude la Steaua con 3. Nelle ultime due giornate, insomma, ci sarà da divertirsi e non poco.
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