Spogliatoio contro il mister? Ma non diciamo fesserie...
- Marco Innocenti
- 29 nov 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Negli ultimi giorni, specialmente dopo le sorprendenti dichiarazioni di Paulo Sousa sulle ambizioni di Bernardeschi e sulla sua partenza verso squadre di ben altra levatura in un prossimo futuro, sarà capitato a molti di sentire voci (alcune addirittura avvalorate da non meglio identificate "gole profonde") secondo le quali lo spogliatoio ormai sarebbe una polveriera, spaccato inesorabilmente dal malcontento di molti e dalle divisioni interne, con i vari Zarate, Babacar & Co. a fare da Masaniello nel fomentare le divisioni e il malcontento verso l'allenatore.
Credo però che la partita di ieri sera (anzi, i 70' di ieri sera, visto che la Fiorentina ne ha giocati solo 70!), credo che i 70' di ieri sera confermino l'esatto contrario e cioè che la squadra è con il tecnico. Sotto di tre gol dopo 19' appena e con un uomo in meno per 45', non giochi la partita che hai giocato se vuoi far esonerare l'allenatore. Sappiano tutti che, se uno spogliatoio vuole, sa benissimo come far esonerare il proprio allenatore e, anche nella storia viola, gli esempi in tal senso non mancano.
Io ieri sera ho visto una squadra che ha lottato per il suo tecnico, che ha provato a rimediare a 20' di pura follia suicida, giocando 70' di grande calcio, prendendosi dei rischi certo, ma giocando un grande calcio. Specie nel secondo tempo, era l'Inter a sembrare con l'uomo in meno, non la FIorentina. Segno che i giocatori hanno voglia di correre e di giocare per la maglia, probabilmente per i tifosi ma sicuramente per il proprio allenatore. Forse prima di sparare notizie su un presunto ammutinamento nello spogliatoio viola, qualcuno farebbe bene a pensarci due volte. Pena, il fare la figura dei "peracottari" o, se preferite, di quelli che venderebbero la mamma, il babbo e anche la nonna (ma solo in prestito con diritto di riscatto) per un paio di "like" in più sotto il proprio articolo.

Detto questo, è innegabile che Sousa ieri sera abbia commesso degli errori di cui probabilmente Corvino gli avrà anche chiesto conto, primo fra tutti il voler tenere Tello in campo così a lungo quando era più che evidente che non fosse al cento per cento in partita. A questa squadra manca qualcosa, di sicuro, e speriamo che il mercato di gennaio sia foriero di novità positive, anche se crediamo difficile che da quei lidi arrivino notizie davvero risolutive.
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