Il Gonzalo-Gate? Calma e gesso. In ogni trattativa si fa "il gioco delle parti"
- Marco Innocenti
- 1 dic 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Sembra che a Firenze sia diventato ormai lo sport cittadino, ma il prendere troppo sul serio le dichiarazioni degli agenti dei giocatori a volte può rivelarsi un grave errore. Anche perché il ruolo di questi signori, per definizione, è quello di provare a giocare al meglio quello che più aulicamente si può definire "il gioco delle parti". E il recente caso Gonzalo Rodriguez non fa eccezione.
Poco più di una settimana fa, lo stesso agente del giocatore aveva dichiarato "Siamo ottimisti sul rinnovo". Oggi se ne esce con un missile terra-aria che ha mandato in subbuglio mezza tifoseria (l'altra mezza pensa che per come sta giocando il suo assistito, perderlo non sarebbe poi una tragedia nazionale). "Sono pessimista. A queste condizioni non rinnoveremo" sono state le sue ultime parole prima di imbarcarsi per tornare in Argentina, una chiusura fin troppo netta di fronte alla proposta che la Fiorentina avrebbe messo sul piatto: riduzione del 25% dell'ingaggio (dagli attuali 1,2 all'anno a 900mila) e contratto di un anno con opzione sul secondo al raggiungimento di una soglia di presenze (anziché due secchi come richiesto dal giocatore). Attenzione, però, perché Iglesias ha detto proprio "a queste condizioni", il che lascia intendere che ci si aspettino altre condizioni. La situazione quindi sarebbe, com'è ovvio che sia, in pieno divenire.
In tutto questo, com'è evidente, anche la Fiorentina sta giocando allo stesso identico gioco, cercando di tirare la corda fino al limite di rottura e non oltre. D'altra parte, è una trattativa, con i suoi tira e molla, e non certo un'accettazione delle posizioni di partenza del giocatore o della società. Probabilmente, entrambe le parti faranno un passo avanti, e davvero c'è la volontà di entrambi di rinnovare e le parole del procuratore altro non sono che un tentativo di smuovere la piazza contro la società. Un modo - permettetecelo questo - piuttosto scorretto di condurre una trattativa. Lui parla di mancanza di rispetto da parte della Fiorentina per un giocatore che è arrivato ad esserne il capitano? E il rispetto sacrosanto che lui e il suo assistito devono invece alla società dove sarebbe?
Per non parlare poi del procuratore di Badelj che,proprio ieri, ai microfoni di una radio romana che lo interrogava sull'interesse del club giallorosso verso il suo assistito ha candidamente ammesso di avere fatto una promessa al Milan: nessun contatto con altre squadre almeno fino a gennaio. Forse però a questo signore sarebbe il caso di ricordare che il suo assistito ha un contratto con la Fiorentina fino a giugno 2018! E che ad oggi i regolamenti Uefa non gli permettono di intavolare trattative proprio con nessuno. Né col Milan né con la Roma né con nessun altra società. Ma quand'è che questi personaggi cominceranno a rispondere delle dichiarazioni rese nell'esercizio della loro professione e lesive dei regolamenti che ne stanno alla base?
Comments