Ecco le voci dei protagonisti: Chiesa, Olivera, Sousa e Di Francesco
- Marco Innocenti
- 13 dic 2016
- Tempo di lettura: 4 min
Terzo 2-1 di fila per la Fiorentina che, dopo Palermo e Qarabag, regola con lo stesso risultato anche il Sassuolo, concludendo così nel migliore dei modi la prima settimana di un vero e proprio tour de force. Ma prima di gettarsi a capofitto nelle prossime due sfide di Genova (sponda rossoblù) e Roma (sponda biancoceleste), andiamo a riascoltare le voci dei protagonisti di ieri sera, a partire da quello che è stato senza dubbio uno dei migliori: Federico Chiesa, uscito nel finale con la standing ovation del Franchi.

«Sono riuscito a firmare l’assist per il secondo gol di Kalinic - ha detto il giovane talento viola ai microfoni di Mediaset Premium al termine della gara - ed è servito soprattutto a continuare il nostro percorso. Al momento la classifica non ci rende giustizia ma andremo a Genova per prenderci quei tre punti di cui abbiamo bisogno. Sto vedendo un grande gruppo, che lotta su tutti i palloni e che sta crescendo. Oggi abbiamo sofferto perché il gol di Acerbi ha ridato coraggio al Sassuolo ma noi siamo rimasti compatti e abbiamo ottenuto la vittoria. E' stata una settimana perfetta».
A concedersi ai taccuini dei giornalisti in mixed zone è poi Maxi Olivera che, prima di tutto, si dice per nulla sorpreso dai due di Nikola Kalinic. «La bravura di Kalinic non mi sorprende perché lo vediamo tutti i giorni in allenamento e lo conosciamo bene. E’ un giocatore molto forte. La mia prestazione? Mi sto via via adattando al calcio europeo. All’inizio ho incontrato delle difficoltà ma adesso sto crescendo soprattutto grazie alla squadra. Su Chiesa? Mi ha davvero molto sorpreso. Quando un ragazzo della Primavera gioca così in prima squadra è sempre un fatto molto positivo. Vincere in casa ci dà sempre qualcosa in più. Le prossime tre partite sono contro avversari tosti per noi, ma vogliamo chiudere al meglio prima della sosta natalizia».
E, per finire, ecco le sensazioni espresse ieri sera, a caldo, dai due allenatori cominciando, per dovere di ospitalità, dal tecnico del Sassuolo Eusebio Di Francesco.
«Ho fatto fatica a dire qualcosa ai miei ragazzi. Tranne qualche disattenzione, per noi venire a Firenze creare 4-5 palle gol è un motivo di orgoglio - ha detto l'allenatore neroverde in sala stampa - Non posso rimproverare loro niente. Quando si crea così tanto però devi anche concretizzare e questo è stato il nostro unico difetto questa sera. Mi sono arrabbiato con i miei quando alla fine del match vedevo che buttavano le palle lunghe in preda alla frenesia. Cannavaro? Alla fine non stava bene ma abbiamo subito altri due infortuni gravi che si aggiungono alla lunga lista di indisponibili che già abbiamo, e noi non ce lo possiamo davvero permettere. Su Federico Chiesa? Il padre non mi ricordo bene come giocava di ruolo, mi sembrano giocatori diversi. Federico svaria molto in avanti, per l’età che ha giocare nella Fiorentina non è per nulla scontato. Certo, non è per nulla facile per il cognome che si porta sulle spalle quindi dovete essere bravi a sostenerlo anche voi perché ha qualità veramente importanti. Il fatto di fare trasferta lunghissime in Europa League ti toglie sicuramente energie per il campionato e per noi è stata dura. Io sulla panchina viola? Sono voci che fanno piacere, ma ho un contratto per altri 2 anni con una clausola con il Sassuolo: mi gratifica molto essere accostato a una panchina importante come quella della Fiorentina ma non mi sembra davvero opportuno parlarne qui e adesso. Voi avete un ottimo allenatore come Sousa e io ho una società alle spalle con grandi prospettive di crescita».

«La mia squadra sta crescendo di carattere e personalità - ha detto invece Paulo Sousa ai microfoni di Sky Sport nel dopo partita - Noi ci crediamo sempre anche se venivamo da un viaggio lungo e difficile. Di Francesco? E' davvero molto bravo, ha le idee chiare e i loro schemi sui calci piazzati ci hanno creato grandi difficoltà. Durante la partita abbiamo creato molto e potevamo anche chiuderla prima. Kalinic è un giocatore di altissimo livello, non solo mentale e fisico, ma ha anche dei valori umani pazzeschi. Ragazzi come lui fanno bene al calcio. Chiesa? Deve crescere, capire meglio il nostro gioco, per questo ho deciso di schierarlo da subito. Credevo che sarebbe stato il giocatore giusto. Sul sorteggio di Europa League? Il Borussia è una squadra costruita per la Champions, che ha fatto benissimo la stagione scorsa e ha molta esperienza internazionale. La loro qualità tecnica individuale è molto alta. Sarà una sfida che ci stimolerà, dovremo cercare di fargli male da subito. Saranno due partite di altissimo livello di gioco».
«La squadra sta crescendo e può continuare a farlo, soprattutto quando trova i calciatori al migliore livello di performance - ha detto invece il tecnico portoghese in sala stampa - Il gruppo è convinto di quello che fa e io sono contento. Su Chiesa sono stato molto chiaro già a Moena: lavoriamo affinché la sua qualità possa continuare a crescere per aiutare la Fiorentina a vincere. Tello? Cercherò di aiutare sempre i miei giocatori per far sì che possano rendere al massimo e per far vincere la Fiorentina. Cristian ha caratteristiche uniche, ci ha già aiutato e ci aiuterà a vincere. Maxi Olivera? Ho deciso di schierarlo oggi, cercheremo sempre di prendere le migliori decisioni per vincere. Spero di recuperare sia Babacar che Borja Valero per il Genoa, anche perché sarà sicuramente una partita molto fisica e avremo bisogno di tutto ciò che possiamo dare. I rossoblu hanno un altissimo rendimento fisico, sono convinti di quello che fanno e dovremo essere al meglio per fare risultato pieno. L'Europa League? Il Borussia è una squadra da Champions, saranno due partite molto belle dal punto di vista. È un sorteggio difficile, ci poteva andare meglio».
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