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Sousa: «La fiducia dei tifosi? Non è necessaria per il mio lavoro. Io devo solo fare del mio meglio

  • Marco Innocenti
  • 17 dic 2016
  • Tempo di lettura: 6 min

Ecco le parole di Paulo Sousa in conferenza stampa alla vigilia della gara di domani sera contro la Lazio.

DOMANDA: Secondo le tue attese, la Fiorentina è in linea con quanto ti aspettavi a inizio stagione come class e come gioco?

SOUSA: Quello che mi aspettavo è quello che si aspettava anche il direttore Corvino. Noi proviamo ad essere sempre competitivi al massimo, sapendo però che ci sono anche altri avversari che con il loro valore possono contenderci le posizioni di classifica a cui puntiamo. Io mi aspetto però di migliorare sempre, con i giocatori che abbiamo, e di fare più punti possibile. Questo è quello che mi aspetto.

D: Tu quindi dici che questa posizione di classifica era lecito aspettarsela anche ad agosto oppure...?

S: Quello che possiamo attenderci lo possiamo sapere solo dopo le partite. Credo però che in certe gare avremmo meritato più punti di quelli alla fine ottenuti e questo ci avrebbe dato ben altra prospettiva di classifica.

D: Con tutto quello che è stato detto e scritto nell'ultimo periodo, tu in un certo senso senti la necessità di riconquistare la fiducia dei tifosi o pensi ci sia sempre un grande feeling verso di te? S: Io non ho la necessità di questo ma di essere sempre me stesso, come io mi sono presentato qui dal primo giorno, chiaro e onesto. Devo lavorare con tutto quello che so per aiutare i ragazzi a crescere, la nostra Fiorentina a vincere ogni gara e fare tutto quello che posso per rendere orgogliosi i nostri tifosi, la nostra città e la nostra società. Io sono concentrato su questo.

D: Come stanno Baba e Borja? Poi, è la prima volta che tanti chiedono il tuo esonero: tu hai questa percezione e come la vivi?

S: A quest'ultima domanda ho già risposto poco fa. A proposito dei due ragazzi, credo che quello che è più indietro attualmente è Borja. Abbiamo ancora qualche ora e vediamo se riesce a migliorare e si sente a posto per poterci aiutare.

D: Questa squadra fino ad ora ha fatto quello che poteva fare o doveva fare di più sia per risultati che per prestazioni?

S: Come ho già detto, credo che in certe partite abbiamo fatto molto più di quello che poi abbiamo ottenuto e questo ci avrebbe dato una prospettiva diversa. Credo sempre che ognuno di noi possa crescere, per questo la mia aspettativa è di migliorarmi e di migliorare quelli che sono intorno a me, principalmente i nostri giocatori. Cercare di migliorarci per commettere sempre meno errori e riuscire ad essere sempre più protagonisti, più incisivi e più efficaci in tutte le partite. Credo che in almeno tre partite abbiamo fatto quello che era necessario per avere più punti e avere una classifica diversa. Sulle altre, abbiamo meritato i punti che abbiamo.

D: La Lazio è una delle sorprese del campionato: veniva da una stagione deludente, il talento l'ha sempre avuto ed è una squadra forte. Giocatori come Felipe Anderson sono rifioriti. Quanto c'è da temerla questa partita anche perché lo stop di Genova è arrivato in un buon momento per la Fiorentina e quindi ora diventa fondamentale questo scontro diretto anche perché la prossima settimana c'è il Napoli.

S: Per me la Lazio non è stata una sorpresa. L'ho detto anche all'inizio che la Lazio è sempre un candidato all'alta classifica. Lo scorso anno era riuscita ad ottenere la possibilità di giocarsi la Champions e credo che quell'eliminazione, a livello motivazionale, le abbia creato diverse difficoltà nella partenza della loro stagione. Comunque la qualità dei giocatori, la piazza, l'importanza della società e di chi la gestisce, sicuramente li spinge sempre a una classifica alta e questo per noi deve farcela considerare una sfida stimolante, contro un club che ha sempre dei valori di qualità, che cerca sempre di essere nei primi posti in classifica e che sta molto bene. Giocano anche molto bene, sono forti anche a livello motivazionale e per questo sappiamo che sarà una sfida molto bella.

D: Dato che la Lazio ha avuto 8 giorni per preparare la gara e la Fiorentina molti meno, che formazione c'è da attendersi domani?

S: Cercherò come sempre di fare formazione migliore considerando quello che è il nostro avversario e il momento dei nostri giocatori sempre con lo scopo di vincere la partita.

D: Torniamo un attimo indietro al dopo-Genoa. Da parte tua c'era più rabbia o delusione per il risultato? O cos'altro?

S: Io ho rispetto, non sono una persona che ha questo tipo di sentimenti, credo siano molto estremisti. Noi cerchiamo sempre di vincere, lavoriamo per vincere, creiamo la mentalità per vincere. Poi quando questo non succede, è ovvio, siamo tristi perché cerchiamo sempre di onorare la nostra maglia, la nostra città, i nostri tifosi. Credo che abbiamo già parlato di questo. Noi dobbiamo sempre fare delle scelte prima delle partite e sappiamo benissimo che le critiche vengono sempre dopo e dipendono molto dal risultato. Abbiamo parlato anche a fine gare: io penso che, rispetto ai primi 30' giocati a settembre, siamo entrati in campo meglio del Genoa, abbiamo avuto anche un paio di situazioni che ci potevano permettere di segnare. Poi purtroppo un paio di errori della nostra linea difensiva hanno permesso al nostri avversari di crescere e guadagnare in motivazione e subito, in una sola giocata, ci hanno fatto due tiri in porta. Dopo su una terza azione, su una palla controllata da Bernardeschi che ha fatto un controllo sbagliato e allo stesso tempo è scivolato, è iniziata l'azione del gol del Genoa. Abbiamo avuto credo al 40' anche una grande possibilità di pareggiare sempre con Bernardeschi su assist di Badelj, in una transizione corta nella quale il controllo non è stato perfetto. Tutto questo poteva far diventare tutto subito diverso e farci parlare oggi in una forma diversa. La squadra è cresciuta poi in tutta la seconda parte di gara, ha spinto tanto per cercare di vincere, purtroppo ci è rimasta alla fine tristezza di non esserci riusciti perché ci credevamo tanto.

D: Dopo la fine della partita, hai fatto subito riferimento a questi errori individuali e non è la prima volta. Come mai?

S: E' normale, questo capita. Puntualmente gli sbagli individuali permettevano ai nostri avversari di finalizzare o di fare gol, ed è successo anche in certe gare precedenti. Purtroppo sono stati casi troppo vicini l'un con l'altro in questa partita ma questa è una questione che noi cerchiamo di migliorare con i giocatori che abbiamo. Noi avevamo una squadra l'anno scorso che non era imbattibile anche quando vinceva continuamente e io l'ho detto sempre. Di conseguenza io come allenatore cerco di migliorare quello che ho. Sappiamo che durante le partite di una stagione questo può capitare. Sta capitando più spesso in questo breve periodo. Anche a Genova è stata una cosa di 10', originata anche da una questione di concentrazione, ma credo che l'unico modo di approfondirle bene sia lavorarci sopra per migliorare. Tutto il metodo di lavoro che noi abbiamo esige che i nostri giocatori, anche negli allenamenti di recupero, abbiano il massimo della concentrazione, proprio per allenare la nostra concentrazione. Ma io credo non sia solo una questione di concentrazione ma che sia anche un momento che può capitare. io spero che finisca il più presto possibile. All'inizio della stagione, la nostra difesa non prendeva gol, stavamo lavorando bene, per questo penso sia una questione di un momento. Sobbiamo lavorare per oltrepassarlo al più presto possibile perché io credo che la squadra c'è, lo spirito c'è, stiamo lavorando e spingendo solo che purtroppo questi sbagli si stanno penalizzando. Anche noi lavoriamo per migliorare.

D: A che punto è la personalità di questa squadra?

S: Io continuo a dire che può e deve continuare a migliorare. E' cresciuta tantissimo senza dubbio, nel modo in cui si approccia alle partite, per come siamo aggressivi anche nei duelli, anche con avversari che sono più forti di noi nei contrasti. Io credo che questo si veda benissimo, c'è sempre la voglia di rimontare, la squadra non si lascia mai arrendere, io credo che per questo stia crescendo. Ha ancora spazio per crescere e in questo devo tantissimo all'attitudine dei ragazzi. Hanno la consapevolezza che questo è un momento nel quale ci possiamo migliorare, tutti stanno dando tutto e stanno migliorando.


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