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Berna: «Dobbiamo approcciare meglio alle gare». Sousa: «Zarate? Non in vendita»

  • Marco Innocenti
  • 18 dic 2016
  • Tempo di lettura: 2 min

Molti musi lunghi e poca voglia di parlare per i giocatori della Fiorentina che tornano dall'Olimpico con la consapevolezza di aver giocato un buon secondo tempo ma di aver regalato quasi tutta la prima frazione agli avversari.

In mixed zone parla Carlos Sanchez. «Cerchiamo sempre di vincere - ha detto il giocatore viola - ma oggi è arrivato un risultato triste. Usciamo dal campo a testa alta, anche se il risultato non ci soddisfa. Dobbiamo imparare dai nostri errori. Il rigore sbagliato? Siamo tutti con Josip. Che cosa non è andato nel primo tempo? Non siamo andati male nel primo tempo fino al gol in contropiede, poi siamo andati in difficoltà. Dobbiamo approcciare meglio le partite, altrimenti diventa difficile rincorrere».

Parla invece da vero capitano Federico Bernardeschi che all'Olimpico eredita la fascia da Tomovic dopo l'uscita del difensore viola per il colpo subito al volto da Immobile. Il giovane talento viola, intervenendo ai microfoni di Radio Bruno, cerca di pungolare tutti i compagni per approcciare meglio alla gara. «Dobbiamo approcciare meglio le partite - ha detto Bernardeschi - perché poi recuperare è difficile, come è successo stasera. Il secondo tempo è stato di altissimo livello da parte nostra, siamo soddisfatti per la reazione, ma dispiace molto per il risultato. La fascia di capitano? E’ un orgoglio per me. Ci sono giocatori che vengono prima di me nelle gerarchie, ma per me sarà sempre un orgoglio. Dobbiamo ripartire da questo carattere e dobbiamo tirarlo fuori prima, allora ci divertiamo. Obiettivi? Il campionato è lunghissimo, non sono arrivati i risultati ultimamente e ne prendiamo atto. Lavoriamo come abbiamo fatto ieri perché come determinazione e cattiveria non si può dire niente a questa squadra, ci impegniamo sempre al massimo».

Paulo Sousa, invece, ha parlato in conferenza stampa e si è detto comunque soddisfatto, nonostante la sconfitta, del coraggio dimostrato dalla squadra di fronte alle tante difficoltà. «Sono molto soddisfatto del nostro secondo tempo - ha detto il portoghese - perché dimostra il coraggio di questa squadra per oltrepassare ogni tipo d difficoltà. L’inizio è stato equilibrato, almeno fino al gol della Lazio. Senza una squadra che avesse un grandissimo dominio sull'altra. Poi abbiamo iniziato a crescere: avevamo già avuto l’occasione per riaprirla ad inizio ripresa ma non ci siamo riusciti. Per questo, credo che il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio».

Sui problemi iniziali della squadra, Sousa esclude che si tratti di un calo fisico. «La squadra fisicamente sta molto bene e mentalmente abbiamo dimostrato di saper reagire. Dobbiamo avere ambizioni e stiamo dimostrando di averle per poterci mantenere ad alti livelli. Noi siamo riusciti a competere con una Lazio che è squadra forte e questo deve darci consapevolezza».

L'ultima domanda, d'obbligo, è sul futuro di Mauro Zarate. «Io stesso ho appoggiato molto il suo arrivo un anno fa e non lo ritengo oggi un calciatore in vendita».

Intanto, arrivano buone notizie dall'ospedale romano in cui era stato ricoverato per accertamenti Nenad Tomovic. Il difensore viola, colpito alla testa da un calcio di Immobile, è stato sottoposto a Tac ma per fortuna non sono emerse lesioni o complicazioni di sorta e quindi Tomovic rientrerà già stasera a Firenze insieme ai compagni di squadra.


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