LE PAGELLE di Fiorentina - Napoli 3-3
- Marco Innocenti
- 22 dic 2016
- Tempo di lettura: 3 min
Tatarusanu: voto 6,5. Sul primo gol non può fare proprio nulla. Sul secondo non gli riesce il miracolo e sul rigore non ci arriva per un soffio. In mezzo, anche un paio di interventi salva-risultato.
Salcedo: voto 4,5. Insigne lo prende quasi sempre alle spalle e lui soffre tantissimo ma la vera frittata la fa al 94' quando, anziché temporeggiare, interviene come un treno su Mertens e lo stende.

Tomovic: voto 4. Dopo qualche partita senza errori particolari, si ricorda di essere Tomovic e sbaglia un controllo quasi innocuo, dando via libera a Mertens per il 2-1 del Napoli. Una serata praticamente da dimenticare.
Astori: voto 6. Diligente come al solito, nessun errore particolare dalle sue parti.
Olivera: voto 7. Sicuramente la sua miglior partita da quando è a Firenze: copre bene su Callejon, spinge e spesso trova il fondo per il cross. Provvidenziale il salvataggio sulla riga sul tocco a botta sicura di Mertens.
Vecino: voto 6. Dà il solito apporto di corsa e sostanza al centrocampo viola, senza sbagliare quasi nulla.
Badelj: voto 6-. Il centrocampo del Napoli lo bracca a tutto campo e lui soffre più del solito. Non a caso, è da un suo pallone perso a centrocampo che nasce l'1-0 del Napoli. I suoi lanci però sono sempre una luce nel buio (73′ Sanchez: voto 6. Ha il merito di entrare subito nel clima partita. C'era anche lui su Mertens al 93' ma, a differenza di Salcedo, non interviene ma prova ad accompagnarlo verso l'uscita. Poi però arriva una locomotiva messicana...).

Chiesa: voto 7,5. E' lui, insieme a Bernardeschi, a dare la scossa alla squadra viola nel secondo tempo, non a parole ma nei fatti, sfoderando un paio di azioni da veterano che danno subito coraggio a tutti i compagni. Esce con la standing ovation del Franchi, un omaggio che il padre Enrico ha assaporato tante volte. Ma ormai è certo: a Firenze sta nascendo un'altra stella (86' Diks: voto sv).
Cristoforo: voto 6-. Più che sostituire Ilicic, si sacrifica in copertura ma non incide come dovrebbe (82' Zarate: voto 7. Anche stavolta, entra e cambia l'inerzia del match. Il gol, da solo, vale l'ovazione del Franchi che lui, giustamente, si gode a petto in fuori, in piedi sui cartelloni davanti alla Fiesole. Ma non c'è proprio modo di convincerlo a restare?).

Bernardeschi: voto 9. Il primo gol è un misto di bravura e di fortuna, con la deviazione determinante di Callejon. Il secondo invece è tutto suo: prende palla nel cerchi di centrocampo, avanza fino ai 22-25 metri e lascia partire un sinistro a incrociare di rara bellezza. E' la personificazione della rabbia che in questo periodo cova nello spogliatoio viola, per i risultati che non arrivano come si vorrebbe. Lui quella rabbia la trasforma e la mette tutta in quel pallone che vale il 2-2. Che dire poi dell'assist col contagiri per il 3-2 di Zarate? Poesia calcistica, è solo questo.
Kalinic: voto 6. Viene subito ammonito da un Tagliavento in evidente confusione mentale, poi rischia il secondo giallo per una simulazione evidente dalla quale però esce con grande furbizia. Lotta sempre come un leone e il suo lavoro, pur non premiato, crea spazi per i compagni, Bernardeschi in testa.

Paulo Sousa: voto 7. La sorte - diciamocelo - non è certo dalla sua. Nella gara forse più importante di questa prima metà di campionato, in cui ci si gioca la faccia, perde anche Ilicic oltre a Borja Valero e Gonzalo Rodriguez. Lui finalmente spedisce in campo Chiesa al posto di Tello e carica a molla i suoi ragazzi, che iniziano bene ma vengono puniti dal Napoli proprio nel loro momento migliore. Nella ripresa, forse, ci fa vedere la miglior Fiorentina della stagione, penalizzata solo da una svista del guardalinee e da due errori clamorosi dei suoi pseudo-difensori. Volevamo una risposta da tecnico e squadra? Credo che l'abbiamo avuto tutti. Almeno stasera. Lasciamolo lavorare, poi a fine anno si tireranno le somme e, nel caso, si provvederà a scrivere i titoli di coda.
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