Bernardeschi a Milano per 30 o 40 milioni? Ma fateci il piacere...
- Marco Innocenti
- 10 gen 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Il bello del calciomercato sta proprio nel fatto che tutti, nessuno escluso, possono sognare la propria squadra dei sogni, sparando trattative e cifre sui titoli dei giornali quasi senza alcun ritegno. E questo è un po' quello a cui i tifosi viola hanno dovuto assistere negli ultimi giorni, vedendo il nome di Federico Bernardeschi già accasato in quel di Milano. Al di là del fatto che il talento viola non sia mai stato davvero sul mercato, la cosa che ci ha maggiormente sorpresi sono le cifre proposte da alcuni quotidiani nazionali per il presunto trasferimento del giocatore. Stamani c'è chi spara 40 milioni, qualche giorno fa qualcun'altro lo svendeva a prezzo di saldo: addirittura 30 milioni.
Ripetiamo, il calciomercato è bello perché è vario, ma onestamente ci cascano le braccia (e non solo quelle!) a sentir volare certe... notizie! Bernardeschi non ha nemmeno 23 anni ed è da tutti considerato il talento più scintillante del calcio italiano. Il solo pensare che possa lasciare la Fiorentina per cifre di quel genere è un'offesa all'intelligenza di chi dovrebbe leggere certe testate. Se il Milan da quest'estate prova a prendere Badelj ma non trova i 10-12 milioni necessari, come si può anche solo pensare che possano saltare fuori i milioni per convincere la Fiorentina a rinunciare al suo gioiello più splendente? L'Inter, poi, è reduce da due sessioni di mercato fallimentari nelle quali ha sperperato milioni su milioni (il caso Kondogbia docet!) ed ora forse vorrebbe risanare questi buchi prendendo il Berna a prezzo di stra-favore. Ora, va bene che siamo in periodo di saldi ma a tutto c'è un limite.
Andrea Della Valle e la Fiorentina premono pare per inserire nel contratto del talento di Carrara una clausola rescissoria da 100 milioni di euro, che ad oggi sembra anche eccessiva, ma di certo non lo lascerebbero partire per 30 o 40 milioni. A quel prezzo, fuori dalla sede, si formerebbe la fila dei grandi club d'Europa, con Bayern, Real Madrid e Manchester in prima fila. Altro che le ormai decadute povere milanesi, povere soprattutto dal punto di vista gestionale e prive di qualsivoglia progetto societario degno di tale nome. E se davvero qualcuno, in quel di Milano, pensa di poter bussare alla porta di Corvino con in mano un assegno di 30 o anche 40 milioni di euro ed uscirsene qualche ora dopo con in tasca il cartellino di Bernardeschi, crediamo proprio che a questo qualcuno sia rimasto il panettone sullo stomaco ad annebbiargli la testa. Un consiglio: prima di scrivere queste "notizie", meglio prendersi un bel Diger Selz.
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