Sousa: «Il mio colloquio con Kalinic? Tutto inventato. Domani in campo la miglior formazione possibi
- Marco Innocenti
- 10 gen 2017
- Tempo di lettura: 4 min

La gara di Coppa Italia contro il Chievo si avvicina ma, immancabilmente, la conferenza stampa di oggi di Paulo Sousa è stata quasi interamente monopolizzata dal mercato e dalla questione Kalinic. Ecco quanto detto dal tecnico della Fiorentina ai giornalisti (pochi, per la verità) presenti in sala stampa.
DOMANDA: L’eventuale cessione di Nikola Kalinic sarebbe un grosso impoverimento per la rosa della Fiorentina?
SOUSA: «Cercheremo di lavorare come abbiamo sempre fatto dall’inizio della stagione con tutti i giocatori che abbiamo a disposizione, cercando di fare di tutto per migliorarli e per vincere le partite».
D: I nomi che si fanno per l’eventuale successione, Zaza, Calleri ecc... la convincerebbero?
S: «Io ho già parlato a lungo di questo. Sono sempre sollecitato nell'analisi dei giocatori durante le fasi di mercato, dò la mia analisi poi tocca alla società prendere le decisioni».
D: E' stato detto che lei ha parlato con Kalinic, che il giocatore le avrebbe chiesto un consiglio insomma. E' vero questo?
S: «A me non piace parlare molto di questo ma siccome io sono uno dei diretti interessati posso dire che è tutto inventato, com'è successo già altre volte specialmente su di me. Io cerco di capire queste situazioni ma, alla fine, credo che i personaggi che inventano queste notizie lo fanno solo per far vedere che sono ben informati o per manipolare i nostri tifosi. Ripeto, è tutto inventato».
D: Veniamo alla partita di domani. Lo scorso anno contro il Carpi la Fiorentina uscì subito e male dalla Coppa. Domani possiamo aspettarci un atteggiamento diverso?
S: «L’atteggiamento deve essere sempre massimale, sia dal punto di vista individuale che da quello collettivo, e con una sola finalità: vincere la partita. Quello di domani è anche uno scontro diretto perché chi vince passa e noi vogliamo andare fino in fondo. Per questo vogliamo essere migliori dei nostri avversari e domani vogliamo passare il turno».
D: Il mercato, quanto disturba il lavoro della squadra?
S: «Io cerco di essere più focalizzato possibile in quello che possiamo controllare che è l’allenamento e la ricerca dell’atteggiamento della squadra per vincere. Io cerco tutti i giorni di chiedere questa stessa capacità anche ai giocatori, che devono averla nel loro lavoro, offrendo sia in allenamento che in partita il meglio per la Fiorentina».
D: Cosa pensa dell’inserimento dei cinesi che di fatto "droga" il calciomercato europeo?
S: «Quello cinese è un mercato diverso dagli altri, che ha capacità economiche e che sta cercando di prendere i migliori allenatori e giocatori per il loro calcio, per farlo crescere. E’ un mercato diverso».

D: Oggi lei sarebbe soddisfatto di ritrovarsi al 1° febbraio con la stessa rosa di oggi, senza arrivi né cessioni?
S: «Io sono contento di lavorare con quelli che ho, cercando di migliorarli e di vincere ogni singola partita».
D: Come ha preparato questa gara di coppa? L'eliminazione dello scorso anno ha insegnato qualcosa?
S: «Abbiamo di fronte un avversario del tutto diverso, siamo in un momento del tutto diverso. Noi siamo focalizzati su quello. A livello emozionale, caratteriale o d’approccio individuale da parte dei giocatori, noi lavoriamo tutti i giorni e ho detto spesso che la squadra doveva e poteva crescere caratterialmente. E la squadra lo sta facendo bene».
D: Abbiamo letto l'ultimo report medico sulle condizioni di Davide Astori: c’è la speranza di recuperarlo almeno per domenica?
S: «Questo dovete chiederlo al dottore. Abbiamo la speranza che questo possa avvenire perché si tratta di una contusione e sta migliorando. Crediamo che lui si possa allenare con la squadra anche prima di domenica».
D: Sulla sua tabella di marcia per questa ripartenza del campionato, quanto le ha dato fastidio il rinvio contro il Pescara?
S: «Credo che la forma fisica dei ragazzi sia a buon punto. Hanno mostrato tanta intensità e le condizioni sono sempre migliorabili, gara dopo gara. Questo rinvio credo che non ci penalizzi né ci faccia contenti. Dobbiamo accettarlo per quello che è, cioè un semplice fatto, e subito dopo concentrarci sulla gara di domani».
D: Lo scorso anno aveva detto che non se la sentiva di scegliere fra Coppa e Campionato, dicendo che era impossibile scegliere se voler più bene alla mamma o al babbo. Per provare ad avvicinare la zona europea, è di quest'avviso anche quest’anno?
S: «Sia io che il direttore siamo sicuri di essere competitivi come lo siamo stati fino ad oggi. Vediamo anche la competitività dei nostri avversari e credo che la Fiorentina e noi stessi dobbiamo essere concentrati per vincere ogni gara. Ogni gara è importante, non conta quale sia la competizione».
D: Se lei fosse Kalinic cosa farebbe di fronte a quest'offerta?
S: «Io sono un allenatore e devo pensare solo come un allenatore».
D: Lei ha sempre detto di aver avuto un ruolo preminente nell'arrivo di Kalinic a Firenze. Si sentirebbe in qualche modo tradito dalla società in caso di una sua cessione?
S: «Se mi ricordo bene, non credo di aver mai detto che io ho indirizzato l’acquisto di Kalinic. Lo scorso anno, soprattutto all’inizio, spendevo tanto tempo anche a collaborare nella ricerca dei giocatori che potevano migliorare la nostra capacità sul campo. Quest’anno sono stato molto chiaro fin dall'inizio su quale sia il mio ruolo».
D: Arriva un periodo importante con tante gare difficili: domani avrà un occhio anche per la gara contro la Juventus? Farà un po' di turnover insomma?
S: «Io penserò solo a impegnare i giocatori che mi danno più garanzie per vincere questa gara e passare il turno».
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