top of page

Chiesa Jr: dalla Settignanese al primo gol in Serie A

  • Marco Innocenti
  • 22 gen 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Il primo gol in Serie A non si scorda mai ma quello segnato ieri sera da Federico Chiesa è soprattutto il gol che corona un inizio di carriera quasi incontenibile da parte del figlio d'arte. Il paragone con babbo Enrico è quasi inevitabile, per il ruolo, per le movenze, per quella somiglianza sempre più marcata, anche nell'atteggiamento dentro e fuori dal campo. Un paragone che però al giovane Federico sembra non pesare proprio, forse anche grazie all'attenzione con cui Enrico segue il figlio e lo affianca, prodigo di consigli ma anche defilato, come a voler lasciare a suo figlio la giusta ribalta mediatica che merita, senza interferire.

Il cammino che ha portato Federico Chiesa a quel minuto 94' di Chievo-Fiorentina parte da lontano, dall'inizio degli anni 2000 quando un ragazzino di appena 5 anni inizia a muovere i primi passi da calciatore nella Settignanese, dove fra gli altri incrocia anche un mister non proprio come tutti gli altri: Kurt Hamrin. A quell'epoca, Federico frequenta ancora l'International School of Florence, dove studia gomito a gomito con ragazzi provenienti da ogni parte del mondo. «L’inglese ormai lo parlo alla perfezione - raccontò alla Gazzetta tempo addietro - ho fatto anche un po’ di francese. Mio padre, quando mi iscrisse a quella scuola, mi disse che sarebbe potuto servirmi anche per il calcio».

A dieci anni, la Fiorentina si accorge del suo potenziale e così Federico inizia il proprio cammino nelle giovanili viola. Un cammino non proprio tutto in discesa: appena approdato tra i Giovanissimi, ad esempio, Chiesa è costretto a fare spesso da spettatore. «Feci una sola partita, e neppure dall’inizio – spiega sempre alla Gazzetta nel 2015 - Spesso mi mandavano con i ’98, quelli più piccoli». Ma per lui, nato il 25 ottobre del 1997 a Genova nonostante il padre ormai avesse già lasciato la Samp e militasse nel Parma, fu solo un problema temporaneo. A quell'epoca la squadra giocava con due attaccanti di peso là davanti e questo toglieva spazio ad un attaccante esterno rapido e tecnico come era lui. L'incontro forse più importante della ancora acerba carriera di Federico arriva negli Allievi Nazionali ed è quello con mister Federico Guidi. Il tecnico lo mette al centro del suo progetto tattico e, nel momento in cui la società lo promuove alla guida della Primavera, lui decide di portare con sé anche quel ragazzino di talento. E' la fine del 2014 e i fatti gli danno presto ragione.

Nel 2015 arriva anche la prima convocazione in Nazionale, al fianco dell'amico e compagno di squadra Minelli. L'occasione è rappresentata dall'amichevole della rappresentativa Under 19 giocata a Pistoia contro la Repubblica Ceca. L'Italia vince 4-1 e Federico fa il suo esordio a metà del secondo tempo. Con la maturità fisica, per Federico arriva anche quella tattica, frutto di una crescita costante che lo trasforma in breve tempo in un vero attaccante moderno. Al tiro e all'inserimento, Chiesa aggiunge ben presto anche la disponibilità e la capacità di ripiegare in fase di non possesso, tanto che Paulo Sousa lo aggrega alla prima squadra in vista del ritiro pre-campionato di Moena nell'estate del 2016.

Anche in quest'occasione, Chiesa stupisce tutti anche se la vera sorpresa arriva il 20 agosto 2016 quando il tecnico portoghese gli consegna una maglia da titolare niente meno che allo Juventus Stadium, nell'esordio in campionato contro la Juventus. Solo un tempo per lui, poi sostituito da Tello, ma la sensazione di tutti è che quello possa essere solo il primo atto di una carriera in rampa di lancio. Un mese dopo arriva anche l'esordio europeo, nell'ultima mezz'ora della sfida interna contro il Qarabag, che la Fiorentina vince per 5-1. E' in campo anche nella gara di ritorno contro il Qarabag, giocata l'8 dicembre. Quel giorno Federico segna il suo primo gol in Europa (primo in assoluto con la maglia viola) ma pochi minuti dopo la trance agonistica forse lo tradisce, facendogli prendere anche la prima espulsione della sua carriera da professionista.

Nel prosieguo della stagione, Paulo Sousa lo manda in campo con una certa regolarità, tanto che Chiesa sembra ormai aver definitivamente scalato le gerarchie nel ballottaggio con Tello, inizialmente spesso preferito da Sousa. Le grandi prestazioni del giovane viola nel finale del 2016, però, convincono del tutto il tecnico della Fiorentina che comincia a dare fiducia a Chiesa con grande continuità. E il ragazzo, appena 19enne, lo ripaga puntualmente, arrivando anche ad attirare l'attenzione di grandi club sia italiani che europei. E' per questo che, alla vigilia della gara di ritorno al Franchi contro la Juventus, la Fiorentina annuncia l'accordo per il rinnovo del contratto che lo legherà ai colori viola fino al 2021. Il resto è storia di ieri, con l'ennesima prestazione da protagonista, coronata con il primo gol in Serie A.


Comments


In evidenza
Più recenti
Ricerca per tags
Follow Us
  • Facebook Social Icon
  • Twitter Social Icon
  • Google+ Social Icon
  • Grey Facebook Icon
  • Grey Twitter Icon
  • Grey Instagram Icon

Facebook

Twitter

Instagram

Diventa amico...

Seguici...

Seguici...

© 2016 by Marco Innocenti. Proudly created with Wix.com

Per non perdere nemmeno una News 

RSS Feed
bottom of page