Sousa: «Contro Udinese servirà gestione, con e senza palla. Kalinic e Saponara ci saranno»
- Marco Innocenti
- 10 feb 2017
- Tempo di lettura: 4 min

In vista della gara di domani contro l'Udinese, il tecnico della Fiorentina Paulo Sousa ha parlato poco fa ai giornalisti presenti in sala stampa. Ecco le parole dell'allenatore viola.
DOMANDA: Saponara è convocabile?
SOUSA: «Riccardo è arrivato con una lesione ma si sta integrando e nell’ultimo periodo, insieme a Kalinic, si è allenato al completo quindi c’è la possibilità di vederli entrambi fra i convocati».
D: Come mai quei giocatori che fino a ieri erano delle assolute certezze come Borja o Gonzalo, oggi non stanno rendendo al meglio?
S: «Su Gonzalo e Borja voi stessi li avete spesso giudicati in gran forma, dicendo e scrivendo che hanno fatto grandi partite, quindi non si tratta affatto di una stagione in cui non stanno rendendo ai livelli delle loro capacità. Sappiamo bene che quando si perde, le critiche non possono che arrivare. in questo modo è normale, già vincendo tante volte siamo criticati, perdendo ancora di più. Sono convinto però che tutti i giocatori con esperienza, già da domani, metteranno in campo tutte le loro qualità per aiutarci a vincere».
D: Aveva chiesto qualcosa di particolare a Babacar o le sue parole alla fine della gara contro la Roma sono state un modo per tutelare il ragazzo?
S: «Ho detto che la sua era stata una delle migliori prestazioni riferendomi al capire cosa doveva fare e alla capacità che ha avuto di crederci e di pressare finché la squadra è stata in partita. Poi noi cerchiamo di motivare i giocatori che abbiamo per continuare a crescere e credo che lui lo stia facendo. Sta lavorando per questo e merita quello che ho detto».

D: Mister, come si riparte dopo una sconfitta come quella di Rma? In particolare, la difesa sta soffrendo molto nell'ultimo periodo: crede che l'esperimento Sanchez possa essere confermato?
S: «Intanto, per domani, Sanchez non può giocare quindi l’esperimento non sarà confermato. In generale però credo di essere stato molto chiaro: non ci si lavora da due giorni ma da un bel po’ di tempo e so benissimo che l’interazione tra lui e l'intero settore deve migliorare ma è solo una questione di tempo, di lavoro, di difficoltà che le gare ti propongono o anche di creare più difficoltà anche in allenamento, che lui possa capire e risolvere. Nell’uno contro uno ha difeso bene anche contro esterni veloci, sono molto soddisfatto perché spesso lui riesce a risolvere situazioni difficili, perché non dobbiamo mai dimenticare che non siamo giocando contro nessuno, ma stiamo giocando contro giocatori importanti. Dove lui deve migliorare è sicuramente l’aspetto dell’interazione con gli altri della linea difensiva. Abbiamo migliorato molto però in fase di costruzione e quindi anche lui continuerà a competere in quella posizione».
D: Tatticamente, quella contro l'Udinese è la classica gara nella quale la Fiorentina ha sempre sofferto. Ha in mente qualche strategia particolare per ovviare a questo problema?
S: «Sulla strategia noi, in quelli che sono i nostri principi, cerchiamo sempre di creare dinamiche che siano positive per il nostro gioco e che possano portarci a creare un buon numero di azioni per essere efficaci e per fare i gol sufficienti per vincere la gara. L'Udinese difende bene, è fisicamente forte, riparte bene in contropiede e certo cercheremo, in quelli che sono i nostri principi strategici, di oltrepassare il blocco difensivo dell’Udinese».
D: Dopo Roma, Borja ha detto che non è da voi mollare così. Vi siete parlati in questi giorni? Com’è lo spirito?
S: «Ho sempre detto che questo è un gruppo straordinario, che vuol fare bene e che lavora sempre per migliorarsi. Nessuno di noi è stato contento del risultato, questa è una delle cose principali di cui noi abbiamo parlato. Questa è anche la mia mentalità che cerco di passare: che anche nei momenti di difficoltà devi essere ambizioso per provare a vincere la partita. Anche i cambi fatti a Roma erano stati fatti proprio per trasmettere questo alla squadra, non è che quando perdi devi abbassare il blocco o stare in dieci dietro la palla. Io credo che anche come mentalità futura, per la Fiorentina e per i giocatori che abbiamo, la mentalità debba essere questa».

D: C’è un singolo dell’Udinese che teme?
S: «A me già costa tanto parlare individualmente dei miei... Sono sempre di più le squadre che riescono a spingere i singoli e la capacità della squadra. L’Udinese è una squadra forte, che all’andata ci ha fatto soffrire nel gioco verticale e aereo, per la capacità che hanno anche davanti di aggredire la profondità sulle secondo e anche sulle terze linee. Per questo dovremo saper gestire bene, con palla e senza palla».
D: Come sta Kalinic?
S: «Su Nikola mi sono già espresso, sia per lui che per Saponara».
D: A Roma è sembrato che la Fiorentina sia andata in difficoltà soprattutto sull'aspetto fisico. Può essere gara anche quella di domani una gara difficile in tal senso?
S: «Noi abbiamo certe caratteristiche e gli altri ne hanno altre ma sappiamo che contro questo tipo di squadre maggiori difficoltà ma abbiamo anche la capacità di superare queste difficoltà e credo che domani, con tutte le difficoltà e le complessità di questa partita, alla fine possiamo andare a vincere»
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