Sousa: «Abbiamo saputo capire perfettamente i ritmi di gioco»
- Marco Innocenti
- 11 feb 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Volti decisamente più distesi in casa viola dopo che i tre punti conquistati contro l'Udinese hanno per fortuna attenuato la delusione dopo il ko dell'Olimpico. Ecco le parole di Paulo Sousa nel dopo partita ai microfoni di Sky Sport.
«La risposta che noi ci aspettiamo è vincere - ha detto l'allenatore portoghese - poi abbiamo fatto una gara molto seria contro una squadra difficile per noi perché ha un gioco diretto, è fisicamente molto forte, attacca bene la profondità, ha presenza e anche altezza in area quando arriva sul fondo e questo però ci ha portato a fare una gara molto concentrata dall’inizio alla fine, costruendo bene questa vittoria».
E' servita la fiducia che lei ha dato martedì sera a Babacar? «Lui si è sbloccato ormai da molto tempo. Ha voglia e sta migliorando sempre più. E' sempre presente e riesce a interagire con la squadra. Quindi dobbiamo continuare a farlo crescere perché abbiamo bisogno di lui».
La scelta di lasciare in panchina Kalinic? E quale sarà il ruolo di Saponara? «Se tu come allenatore hai competitività nei ruoli, questo ti regala diverse caratteristiche e diverse qualità. A quel punto riesci ad ottenere non solo l’intensità nell’allenamento ma anche nel corso della stagione. Hai la possibilità di prendere e gestire il tutto nel corso di una stagione eo anche di una partita».
I primi 20’ l'Udinese era molto ben messa in campo e la Fiorentina è stata molto paziente. E' stata questa la chiave per la vittoria? «Sono d’accordo, questa serietà e la capacità di capire i ritmi di gioco, sapendo cosa fare nei momenti giusti della partita, anche perché dopo una sconfitta e giocando in casa, questo ti può portare a voler accelerare troppo i tempi, a prendere decisioni sbagliate che ti portano sempre fuori dal controllo del gioco. Se acceleri ma non concludi, perdi sempre il controllo. La squadra invece ha gestito bene il pallone fin dall'inizio».
La difesa è stata molto criticata ma stasera ha sfoderato una buona prestazione. «Si, sono stati tutti molto concentrati ma credo che la nostra difesa, o meglio, la nostra capacità di pressare il portatore di palla nelle linee più avanzate, può ridurre le difficoltà che puoi avere vicino alla porta. Oggi non era facile perché l’Udinese cercava molto la verticalizzazione. La difesa ha giocato bene, cercando sempre l’anticipo e cercando sempre i duelli individuali. Oggi non era facile perché l’avversario era decisamente complesso».
E ora l'Europa League. Cosa può diventare questa competizione per la Fiorentina? «Deve diventare, come dico dall’inizio, l'occasione per vedere individualmente e collettivamente una squadra ambiziosa e coraggiosa chevoglia vincere le partite. Un'occasione in cui creiamo più dei nostri avversari. Il Borussia viene dalla Champions, da un gruppo importante, ha cambiato allenatore e questo ha portato motivazione con 4 gare vinte. Per questo sarà una partita contro una squadra di livelllo Champions.
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