La Gazzetta su Berna: prolungamento fa rima con adeguamento
- Marco Innocenti
- 18 feb 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Un prolungamento di contratto fino al 2020 con (probabilmente) l'inserimento di una clausola rescissoria dai 70 milioni di euro in su. E' questo lo scenario che oggi, descrive Luca Calamai dalle colonne de La Gazzetta dello Sport per il futuro prossimo di Federico Bernardeschi. Il gioiellino viola non si muoverà da Firenze nella prossima sessione di mercato estiva, a meno che non arrivino proposte che il giornalista fiorentino definisce "indecenti".
Inutile dire che il nome di Bernardeschi compare sui taccuini di molti top club europei, che per assicurarsi il suo talento potrebbero essere anche disposti a mettere sulla scrivania dei dirigenti viola una somma molto vicina alla "follia calcistica". C'è sicuramente il Barcellona che con Braida segue da vicino l'ascesa del numero dieci viola, ma anche il Chelsea di Conte che si avvia a vincere la Premier e che per il prossimo anno potrebbe volersi regalare un altra gemma targata Firenze per dare l'assalto alla Champions. Stando a quanto raccolto dalla Rosea, però, Bernardeschi dovrebbe restare a Firenze, dove vedrebbe salire il proprio ingaggio fino a più del doppio di quanto guadagna attualmente, arrivando a un cifra forse di poco superiore ai due milioni di euro a stagione.

E con la possibile partenza di Gonzalo Rodriguez, non è da escludere che la fascia di capitano finisca sul suo braccio, scelta questa che potrebbe davvero rinsaldare il già forte legame fra il giocatore e la piazza fiorentina, mettendolo davvero in condizioni di diventare la bandiera viola del futuro.
Quella che arriva dalle colonne della Gazzetta, però, somiglia molto a ciò che i latini definivano Captatio benevolentiae. Si tratterebbe, lo diciamo per chi non ha particolare dimestichezza con il "romanesco antico", di un tentativo di accaparrarsi la benevolenza altrui attraverso la lusinga o, spesso, dicendo (in questo caso, scrivendo!) quello che la piazza vuol sentirsi dire. Che alla Gazza qualcuno senta il bisogno di recuperare crediti dopo lo scivolone del "Rinascimento Juve"? Chissà... forse siamo noi ad essere troppo cattivi ma questa lisciata ai colori viola, abbastanza inconsueta peraltro da quelle parti, profuma tanto di riparazione. Ma - lo ripetiamo - siamo noi ad essere cattivissimi e a vedere del marcio anche dove assolutamente non ce n'è traccia.
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