Badelj, clamoroso dietro front: «Potrei restare. La società e il mio procuratore devono chiarirsi in
- marcinnocenti
- 10 mar 2017
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Allora, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. E allora, come interpretare l'intervista rilasciata da Milan Bedalj al Corriere dello Sport - Stadio se non come una marcia indietro dettata dall'assoluta difficoltà di trovare un ingaggio migliore della Fiorentina per la prossima stagione? Ripetiamo, magari noi siamo cattivi come la gramigna, ma il dietro front del centrocampista croato è quantomeno un po' sospetto. E lo sono ancor di più i tempi, visto che finora aveva sempre cercato di evitare il più possibile di parlare, anche quando il suo agente sparava a zero un giorno sì e l'altro pure, raccontando di fantomatiche code alla sua porta per accaparrarsi le prestazioni del suo assistito, Milan in testa. Adesso che il closing per la cessione della società rossonera è fumoso come i tempi di realizzazione dello stadio della Fiorentina, però, lui torna a parlare, lanciano l'ipotesi di una sua permanenza a Firenze.
«Capisco che la gente pensi o abbia pensato che le voci di mercato mi abbiano distratto - ha detto Badelj al Corriere - né io voglio trovare delle scuse per giustificare un rendimento che non sempre è stato brillante. Però al mercato ho pensato davvero poche volte. E comunque solo l’estate scorsa, per qualche momento. Poi stop. In agosto avevo pensato di andarmene ma, dopo aver scacciato via quest'idea, ho solo pensato a dare sempre tutto in campo. Mai più pensato al mercato».
Anche sulle continue esternazioni del suo procuratore Dejan Joksimovic la marcia indietro è significativa. «So che quelle parole non hanno fatto altro che deteriorare il clima e mi dispiace. Il fatto è che lui e la società dovevano chiarirsi da subito invece è stato fatto trascorrere tanto tempo e questo non ha aiutato».
Alla fine, comunque, quale potrà essere il suo futuro? «Con la Fiorentina ho ancora un contratto fino al 2018 e ho sempre detto che qui mi trovo veramente bene. Quindi non è escluso anche che resti. Speriamo che la società e il mio procuratore arrivino a chiarirsi».