Corvino: «E' il momento di stare vicini a squadra e tecnico. Berna? Le clausole sono una difesa
- Marco Innocenti
- 12 mar 2017
- Tempo di lettura: 3 min

Si presenta in sala stampa anche il direttore dell'area tecnica viola Pantaleo Corvino, più per dire la sua sul particolare momento dei rapporti fra la squadra e la tifoseria piuttosto che per commentare la vittoria sul Cagliari.
DOMANDA: «Clima particolare, con i fischi per lei ma un po' per tutti, dal tecnico alla società. Come si lavora in questo clima?
CORVINO: «Voglio ancora ribadire che la delusione dei tifosi è da capire, perché sono 12 anni che la famiglia Della Valle ha sempre portato questa squadra in Europa, esclusi solo un paio d’anni fra la fine di un ciclo e l’inizio di un altro. E' quindi naturale che la delusione arrivi quando ci si trova sempre in paradiso e, poi, ad un certo punto, finisci momentaneamente in purgatorio. Però anche se i tifosi considerano chiuso un ciclo, fino all’ultima giornata noi non lo consideriamo tale ma dobbiamo essere vicini alla squadra e all'allenatore, per cercare di arrivare alla vittoria con ogni energia. Lo stesso stiamo facendo noi come società da 9 mesi a questa parte. Dobbiamo supportare il gruppo e poi alla fine tirare una linea, per capire se davvero un ciclo è finito e semmai cominciarne un altro. I nostri tifosi possono esternare la loro delusione ma tutti gli altri, noi compresi, devono capire che ci sono dei momenti difficile, specie dopo 4 anni in Europa, si può anche provare a vedere il bicchiere mezzo pieno. Quello mezzo vuoto, semmai, è comprensibile che lo guardino i tifosi».
D: A lei, i tifosi hanno chiesto di comprare. Cosa ne pensa?
C: «Credo che pensare al presente per me e per tutti quelli che sono in società sia la cosa più importante, perché pensare al singolo e non a tutta la squadra ritengo sarebbe un errore che non potremmo permetterci. Lo possono fare gli altri ma non noi. Il presente è supportare e dare una mano a questi ragazzi, stando vicini al nostro allenatore fino alla fine del campionato. Per pensare al futuro, non posso non sottolineare come questa società abbia già fatto tanti sforzi per i nostri tifosi. Pensiamo ad esempio alla non cessione di giocatori importanti. Noi abbiamo detto, con tanta coerenza, forse anche sbagliando ma non prevediamo il futuro, che siamo decisi a supportare la squadra e l’allenatore e poi cercheremo di capire perché semmai non siamo arrivati ad un traguardo. Pensare al futuro, comunque, lo stiamo già facendo, proprio pensando al presente, tanto che abbiamo dovuto smentire categoricamente qualcuno che dà per fatte vendite inesistenti».
D: Cosa vuol fare con Bernardeschi per il contratto e la clausola? Della Valle e Cognigni ieri hanno detto due cose un po’ diverse.
C: «Ma se anche ieri sera abbiamo ribadito tutto in un comunicato? Ritornare su questo argomento penso distragga solo dal presente. Le clausole non si mettono per vendere un giocatore. Nel calcio è giusto che ognuno la pensi a modo suo ma io vedo la clausola come una difesa di un club, a tal punto che il Real ha messo per Bale una clausola da 120 milioni e non credo proprio che lo voglia vendere. E poi, la clausola chi la mette? Un club la mette se gli viene chiesta, quindi quando sarà il momento rivolgetevi a chi l’ha chiesta e non a chi la usa come difesa».
D: Non crede anche lei che ci sarebbe bisogno di una scossa? L’allenatore non è più ben visto dai tifosi, la squadra non esprime certo un gioco brillante…
C: «Posso dire che il fatto stesso che la squadra abbia fatto gol al 94’ è la dimostrazione che tutti hanno cercato fino all'ultimo questa vittoria ma queste sono un po’ anche certe contraddizioni che distinguono questo tipo di stagioni, quando si viene da un ciclo importante e si deve passare a un momento di passaggio. E' logico che si deve fare queste considerazioni. Siamo una squadra imbattuta in casa in campionato, siamo una squadra che vince 2-0 col Borussia e poi esce dalla Coppa in quel modo, però quando ci sono queste stagioni si capisce che dobbiamo tirar fuori tutti ogni energia per portare a termine gli obiettivi. Noi dobbiamo cercare a volte di essere più razionali rispetto ai tifosi, per supportare e stare vicino ai ragazzie far loro tirar fuori più energie possibili. Cosìcoem fa sempre anche l'allenatore».
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