Sousa: «I cori? Ci stanno, nel rispetto del prossimo. Berna? L'ho solo invitato a uscire più vel
- Marco Innocenti
- 12 mar 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Una vittoria che forse non riporta del tutto il sereno in casa viola ma che, almeno, permette a Paulo Sousa di presentarsi più sorridente in sala stampa al termine della partita contro il Cagliari.
DOMANDA: Mister, tutto bene, santa Zona Cesarini però una cosa me la deve spiegare: 18esima sostituzione per Bernardeschi, avrà sentito anche lei i fischi. L'ha fatto per attizzare ancora di più gli animi dei tifosi?
SOUSA: «Io provo solo a vincere. La mia decisione è stata presa per rinfrescare quelle posizioni e poter comunicare meglio anche con gli esterni e dare velocità e intensità. Federico e Riccardo sappiamo che ci portano tanto in fase di possesso ma meno in fase di non possesso. Nella prima parte, l’abbiamo ottenuto ma comunque abbiamo creato tanto anche per vincere prima, poi alla fine è arrivata una vittoria meritata perché i ragazzi vogliono vincere e quindi sono stati premiati».
D: Tante palle gol per la Fiorentina ma anche tanti errori. Perché?
S: «Sono dei momenti. A volte riesci ad essere più concreto ma ci sono anche tanti fattori che influenzano come la forma del giocatore, il gioco della squadra, l'ambiente intorno... comunque, alla fine, abbiamo vinto e spero di vedere i miei giocatori sempre così fino alla fine».
D: Ci sono stati cori contro di lei, i Della Valle, la società e Corvino. Come si lavora in questo clima?
S: «Io credo che sono i tifosi che pagano il biglietto e che nascono col sangue viola e lo spazio dove loro possono esprimersi è sul campo, basta che sia nel massimo rispetto per il prossimo. Noi invece abbiamo il dovere di lavorare dall’inizio, con onestà e onorando al massimo la nostra maglia».
D: Pensa che quella di oggi possa essere una vittoria ben augurante per le prossime due gare contro il Crotone e il Bologna? Magari per provare a rientrare in Europa.
S: «Noi è dall’inizio che lavoriamo per vincere. L’atteggiamento e lo spirito dei ragazzi sono corretti, lavoriamo bene in settimana e proviamo di vincere ogni gara. Entrare in Europa dipende dal provare ad essere più competitivi possibile nel corso della stagione. Poi l'abbiamo detto spesso sia io che il direttore, ci sono anche altri avversari che stanno facendo lo stesso e noi dobbiamo solo provare a centrare ogni gara come stiamo facendo.
D: In occasione della sostituzione di Bernardeschi, dall'alto è sembrato che lei gli abbia detto qualcosa perché usciva lentamente. E' successo qualcosa?
S: «Questo dovete chiederlo a lui. Non mi ha detto nulla di particolare. Io effettivamente gli ho chiesto di uscire più velocemente perché volevamo provare a vincere la partita».
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