Avrà anche le valigie pronte ma la testa è ancora con la Fiorentina
- Marco Innocenti
- 9 apr 2017
- Tempo di lettura: 1 min

Minuto 89, Babacar ha appena pareggiato (di nuovo) i conti con la Sampdoria e i giocatori viola stanno legittimamente festeggiando un 2-2 tanto cercato quanto sofferto, dopo i due pali presi nel secondo tempo. Paulo Sousa corre verso il capannello di maglie viola (oggi in bianco a dirla tutta) ma non per abbracciare i suoi giocatori, quanto piuttosto per invitarli a tornare subito a centrocampo per riprendere la gara e provare a vincerla.
Una mentalità da vincente, sicuramente, ma non così scontata per un allenatore che a tutti gli effetti ha ormai le valigie già pronte sul pianerottolo di casa. La corsa di Sousa verso i suoi giocatori però ci dice che questo signore non si sente ancora un ex allenatore viola, anzi. La sua testa è ancora qui, ben salda a Firenze, focalizzata sul bene della Fiorentina, nonostante qualcuno voglia far credere il contrario ai tifosi viola.
Diamo a Paulo quello che è di Paulo.
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