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Una stagione strana, stranissima, quella che va in archivio

  • Marco Innocenti
  • 28 mag 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Finisce con qualche lacrima, con tanta commozione per l'addio struggente di capitan Gonzalo, ma anche con tanti rimpianti per quello che tutti avremmo voluto che fosse la stagione della Fiorentina ma non è stata. Finisce anche l'avventura di Paulo Sousa sulla panchina viola, iniziata con un po' di scetticismo, proseguita poi l'anno scorso con un girone d'andata da stropicciarsi gli occhi e un girone di ritorno in sordina, per poi arrivare a quest'anno con tante parole, recriminazioni, frecciatine e frecciatone, giocatori fuori ruolo e presunti "dispettucci" ad una proprietà ormai distante dal proprio allenatore.

Un rapporto, quello fra Sousa e la proprietà, incrinato fin dal mercato invernale dello scorso anno, ma nemmeno la conferma del portoghese al termine della scorsa stagione aveva saputo rasserenare il clima, tanto che proprio nello scorso ritiro di Moena le parole di Sousa furono chiare: «Quest'anno farò solo l'allenatore». Ma, col passare delle giornate, si era capito sempre più il calcio "emussionale" del portoghese non riusciva più ad incantare come successo un anno prima e così anche il rapporto con la tifoseria via via è andato deteriorandosi, arrivando a spingere Sousa a trascorrere "rintanato" in panchina le ultime gare di campionato. Un comportamento, francamente, poco compreso da tutti. A rompere il giocattolino, però, è stata soprattutto la clamorosa sconfitta di Europa League a Firenze contro il Borussia, con quei 20' sciagurati che, di fatto, sono letteralmente costati una stagione perché da lì in poi la Fiorentina è sembrata aver spento la luce.

Finisce una stagione con più bassi che alti, alla quale alla fine la Fiorentina avrebbe potuto anche potuto dare un ultimo, clamoroso senso. Ma alcune partite gettate al vento, pensiamo a Palermo o all'Empoli senza andare troppo indietro nel tempo, hanno scritto la parola fine su una rincorsa europea che avrebbe potuto almeno indorare una pillola molto ma molto amara. A spegnere ogni velleità, poi, ci ha pensato il Napoli, non tanto per la sconfitta e nemmeno per il divario nel punteggio finale, ma purtroppo per il divario tecnico-tattico palesato fra le due squadre: da una parte un Napoli che ha giocato un calcio spumeggiante e redditizio e dall'altra una Fiorentina spenta e soporifera, del tutto incapace di rispondere, nemmeno parente della squadra che aveva chiuso il 2016 sfiorando la vittoria al "Franchi" proprio contro i partenopei. E se non ci fosse stata quell'ingenuità di Salcedo nel finale...

E finisce così anche la prima stagione di FiorentinaSportNews, iniziata proprio a Moena durante il ritiro pre-campionato. Una stagione che ci ha visti sicuramente crescere, facendoci conoscere ed apprezzare da un numero sempre maggiore di tifosi viola. Anche la nostra pagina Facebook è cresciuta, di pari passo con il nostro gruppo. Ed ora si volta pagina, si guarda avanti, sperando che la prossima stagione riporti prima di tutto entusiasmo e voglia di tifare tutti insieme per la Fiorentina.

Un grazie a tutti voi, però, è più che d'obbligo perché ci avete seguiti, anche criticandoci a volte ma sempre con grande affetto.


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