La Fiorentina negli scatti di Foto Fiorenza: 30 foto in mostra a Moena durante il ritiro
- Redazione
- 4 lug 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Foto Fiorenza è un nome che, per Firenze e i fiorentini, è stato per mezzo secolo e anche più sinonimo di fotografia. Dal loro studio in via del Proconsolo, infatti, Aldo Checcucci e Mario Cecchi hanno ritratto la vita di un'intera città, le sue gioie e le sue piccole o grandi tragedie.E' però in campo sportivo (e nel calcio in particolare) che il marchio Foto Fiorenza ha fatto la storia.
Fotografi ufficiali della Fiorentina per parecchi decenni, i loro scatti hanno ritratto campioni del calibro di Petrone, Julinho, Montuori, Chiappella, Hamrin, fino ad arrivare a De Sisti, Chiarugi e Antognoni.
Un mito, quello di Foto Fiorenza, che oggi torna sotto gli occhi dei fiorentini e in particolare dei tifosi viola, grazie alla mostra "Foto Fiorenza e la Fiorentina: gli scatti di una passione", organizzata dall'8 al 23 luglio a Moena, nella vetrina di "Moena Perla Alpina" in Piaz de Sotegrava, proprio accanto al Comune.
Trenta foto, tutte riprodotte in grande formato, che ripercorrono cinquant'anni di storia viola attraverso gli scatti ai suoi protagonisti, in campo ma anche in allenamento o in qualche momento di meritato relax. Un tuffo nel passato per chi ha qualche primavera in più, l'occasione perfetta per i più giovani per ammirare il passato della squadra viola. Tutto grazie al lavoro di ricerca di Barbara Checcucci, discendente di Aldo, uno dei titolari di Foto Fiorenza, che insieme ad un gruppo di volenterosi, sta faticosamente rimettendo insieme l'immenso archivio dello studio, in buona parte dispersosi dopo la chiusura dell'attività.
«E' stato bellissimo ed emozionante avere fra le mani questi splendidi scatti d'epoca - commenta Marco Innocenti, giornalista di FiorentinaSportNews e curatore della mostra - Ma ancora più bello sarà vedere la curiosità dei tifosi che si fermeranno davanti a queste foto. Un grazie di cuore al Comune di Moena che ha concesso il proprio patrocinio ed in particolare all'assessore alla cultura Ilaria Petrone [un cognome che non poteva che intrecciarsi con la storia viola, ndr], oltre che a Moena Perla Alpina che ha accettato di ospitarci nella propria vetrina».
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