Bruno Gaspar: «Sono un giocatore completo. Unisco velocità, resistenza e palleggio»
- marcinnocenti
- 14 lug 2017
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Dopo quella di Hugo di ieri pomeriggio, è arrivato il momento anche della presentazione di Bruno Gaspar, introdotta anche quest'oggi da Giancarlo Antognoni.
«E' un laterale destro del 1993, molto veloce e bravo tecnicamente come sono tutti i portoghesi, ha ricoperto spesso anche il ruolo di laterale sinistro. Nasce nelle giovanili del Benfica, giocando le ultime annate nel Vitoria Guimaraes con anche tanti assist».
Dopo la presentazione di Antognoni, partono le domande al nuovo giocatore viola da parte dei giornalisti della sala stampa.
DOMANDA: Come mai hai scelto la Fiorentina?
GASPAR: «La Fiorentina è sempre stata la mia prima scelta. Ci sono state altre opzioni ma la Fiorentina è stata la mia prima scelta in assoluto e sono molto contento di essere qui».
D: Quali sono le tue caratteristiche tattiche: sei un terzino molto bravo da attaccare ma forse c'è da lavorare un po' sulla fase difensiva?
G: «Tatticamente il campionato portoghese e quello italiano sono molto differenti. Mister Pioli mi sta trasmettendo le sue idee e io sto apprendendo abbastanza alla svelta ciò che mi trasmette».
D: Come stai? Ti abbiamo visto lavorare a parte in questi giorni.
G: «Fisicamente mi sto ancora adeguando al calcio italiano».
D: Hai parlato con Manuel Rui Costa?
G: «No, non ho avuto modo di parlare con lui riguardo alla Fiorentina».
D: Tutti ci hanno parlato di te dicendo che sei un giocatore molto veloce. Ci puoi aggiungere altri dettagli sul tuo stile?
G: «Credo di essere un giocatore completo. Oltre alla velocità, ho buona capacità di palleggio e possiedo molta resistenza. Poi c'è sempre qualcosa in cui migliorare, come ad esempio la posizione tattica ed è anche per questo che ho scelto di venire qui in Italia».
D: C'è un calciatore, anche del passato, a cui ti ispiri?
G: «Seguo molto Dani Alves e Danilo».
D: Cosa conosci del calcio italiano?
G: «Il calcio italiano è più fisico, è più di contatto rispetto a qello portoghese. Ho parlato con Mario Rui e anche con Bruno Fernandes ed entrambi mi hanno confermato l'impressione che nel calcio italiano si debba imprimere più velocità al proprio gioco».
D: Credi che questa Fiorentina possa puntare all'Europa?
G: «Abbiamo una buona squadra. L'obiettivo è sempre arrivare più un alto possibile. La Fiorentina è una grande squadra e le aspettative per questa squadra sono sempre molto alte».
D: Hai parlato anche con Paulo Sousa?
G: «No - risponde ridendo - Con lui non ho parlato».
D: Tu arrivi per ricoprire un ruolo che in Fiorentina è scoperto da anni. Senti questa responsabilità?
G: «Penso che giocare in una squadra come la Fiorentina porti sempre molta responsabilità. Ne sono conscio e ogni gara sarà l'opportunità per mostrare il valore del mio lavoro. Lavorerò per questo fin da subito».
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