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Milenkovic, il giovane gigante viola che parla perfettamente l'italiano

  • Marco Innocenti
  • 18 lug 2017
  • Tempo di lettura: 4 min

Ripresa degli allenamenti in casa viola dopo la giornata di riposo concessa da Stefano Pioli ai suoi e, al termine della seduta mattutina, presentazione ufficiale di Nikola Milenkovic, il nuovo centrale difensivo prelevato dalla Fiorentina dal Partizan di Belgrado. A sorpresa, dopo la presentazione di Giancarlo Antognoni, è lo stesso giocatore serbo a prendere la parola.

«Prima di tutto - ha esordito Nikola Milenkovic in un italiano praticamente perfetto - dato che studio l'italiano da qualche mese, vorrei scusarmi di eventuali errori che farò mentre parlo. Però sono contento ed emozionato di vestire la maglia di un club così grande come la Fiorentina. Vengo dal Partizan, che è altrettanto un grande club, ma sento che questo è un grande passo avanti nella mia carriera. La Serie A è molto seguita in Serbia e io la seguo da quando ero piccolo. Molti serbi tifano proprio per la Fiorentina perché molti giocatori serbi hanno giocato qui e sono pronto a lavorare duro, di imparare mettendomi alla prova e non vedo l'ora che tutto cominci».

DOMANDA: C'è qualche difensore al quale ti ispiri?

MILENKOVIC: Il mio mito è Vidic ma, se penso alla Fiorentina, direi Nastasic e Milic».

D: Il calcio italiano è molto attento alla fase difensiva: può essere un vantaggio per te che sei difensore centrale?

M: «Io sono giovanissimo ma sono venuto qua perché c'è un allenatore molto forte e per fare un passo in avanti importante nella mai carriera».

D: Oggi hai anche segnato in partitella, un gol da attaccante vero con addirittura un colpo di tacco. Quanto ti piace salire in attacco e provare a segnare?

M: «Di sicuro mi piace molto tenere palla e, quando ci sono calci piazzati, andare in avanti e provare a fare gol».

D: Quanto spazio pensi di trovare qui a Firenze?

M: «Non so quanto potrò giocare dall'inizio ma sono qua per giocare il più possibile».

D: Al Partizan il primo anno hai avuto qualche problema di disciplina con un'espulsione e qualche giallo di troppo. Lo scoso anno, invece, pochissime ammonizioni. Ti senti un giocatore più maturo?

M: «Il cartellino rosso l'ho preso in una delle prime partite giocate con il Partizan e l'ho preso perché volevo fare di tutto per difendere la porta del mio club. Sicuramente adesso sono più maturato e sono qua per dimostrarlo, facendo del mio meglio».

D: C'è qualcuno che ti ha colpito particolarmente fra i tuoi nuovi compagni di squadra?

M: «Non posso davvero fare il nome di un solo giocatore perché qua alla Fiorentina ci sono tanti ragazzi della ex Jugoslavia che mi stanno aiutando molto».

D: Ci racconti qualcosa di Vlahovic, in arrivo prossimamente qui alla Fiorentina e con cui hai giocato al Partizan?

M: «Su Dusan Vlahovic posso dire che è davvero un ottimo attaccante e che, se lavorerà bene, può diventare uno dei top 5 fra gli attaccanti in circolazione in Europa».

D: Il tuo obiettivo è quello di arrivare in nazionale maggiore, anche pensando ai prossimi grandi appuntamenti come i Mondiali?

M: «Il mio sogno è giocare con la Nazionale ma l'unico modo per farcela è quello di lavorare duro. Io sono pronto, lavorerò duramente per arrivare in Nazionale, con la quale ho già giocato una partita. Per ogni giocatore, il traguardo più importante è giocare per la sua Nazionale ed è così anche per me. Proverò a giocare bene per la Fiorentina così da guadagnarmi un posto in Nazionale. Io sono molto giovane e devo fare ancora esperienza. Devo far vedere il meglio di me stesso ma è l'unico modo per arrivare in Nazionale».

D: Qual è il tuo piede preferito?

M: «Il destro».

D: Quale accoglienza hai ricevuto e che clima hai trovato nello spogliatoio?

M: «Tutti mi hanno accettato benissimo, sia i dirigenti che i giocatori. Lo spirito nello spogliatoio è stupendo e speriamo che vada avanti così, sperando di arrivare a vincere qualcosa alla fine dell'anno».

D: Arrivi qui giovanissimo con un contratto di 5 anni. Fra 5 anni, che tipo di giocatore pensi di arrivare ad essere? Qual è la tua ambizione, insomma?

M: «Ho scelto la Fiorentina anche se avuto molti contatti con altre squadra perché la Fiorentina è una società splendida per i giovani. Qui possono maturare e fare passi avanti. Ho firmato un contratto per 5 anni proprio perché nei prossimi 5 anni voglio giocare, allenarmi molto bene e spero che questi anni mi faranno maturare, migliorare ed arrivare a prendere la Nazionale serba».

D: Stai studiando italiano da tempo, quando è nata questa trattativa per portarti in viola?

M: «Studio l'italiano da circa un mese e mezzo e la trattativa con la Fiorentina va avanti da un paio di mesi, anche se il calcio italiano lo seguo da sempre».

D: Cos'è che ti ha convinto? E poi, quali erano le altre squadre che ti hanno cercato?

M: «La Fiorentina è un grande club. Sapevo che i tifosi sono molto caldi e sono una parte importante della società. Nei miei confronti i dirigenti e la società sono stati molto corretti. Ho sentito che anche Pioli è un buon allenatore però non posso parlare delle altre squadre che mi hanno contattato. Adesso sono a Firenze e questo era il mio sogno».


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