Kalinic al capolinea? Per Pezzella invece è davvero fatta
- Marco Innocenti
- 16 ago 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Quella di Nikola Kalinic, nelle ultime settimane, era stata una telenovela che - diciamocelo - aveva stufato un po' tutti. Prima quelle dichiarazioni di amore sperticato nei confronti del Milan, con il suo ciclo a Firenze che ormai era chiuso, quando la trattativa per portarlo in rossonero era tutt'altro che fatta. Poi l'arrivo a Moena e quell'aria un po' imbronciata (non che abbia mai avuto una faccia da felicione...), più adatta ad un paziente in attesa di una colonscopia che ad un giocatore di calcio alla ripresa degli allenamenti.
Poi il primo colpo di scena e la partenza per il furto in casa, il rientro a Moena e l'improvvisa ripartenza. Proprio nei giorni di massimo furore della piazza, con Bernardeschi colpito da quella stramaledetta gastroenterite, poi purtroppo per lui degenerata. Alla fine, il bomber triste arrivato dall'Est sembrava addirittura essere stato definitivamente scaricato dal tanto amato Milan, arrivando a ritrovarsi non come seconda, nemmeno come terza, ma addirittura come quarta scelta per il futuro attacco rossonero. Alla fine però l'attesa sembra aver pagato e così, stando a quanto ricostruito dall'Ansa (la stessa delle "intercettazioni" di un paio di giorni fa a De Laurentiis...), dopo l'allenamento di stamani, pare che l'attaccante abbia davvero svuotato il proprio armadietto.
Per uno che va, o almeno sembra finalmente che stia per andare, c'è altrettanto forte la sensazione che un altro stia per arrivare. Stiamo parlando di German Pezzella, il difensore classe '91 del Betis. Stando alle indiscrezioni raccolte dall'esperto di mercato Gianluca Di Marzio, Pantaleo Corvino avrebbe chiuso definitivamente la trattativa per portarlo alla corte di Stefano Pioli. Il tempo di organizzare le visite mediche e anche lui, dopo i colpi di queste ultime ore Biraghi e Simeone, potrà vestire la maglia viola. Cominciano a filtrare anche le cifre dell'affare: il Betis avrebbe accettato di rinunciare all'obbligo di riscatto, ripiegando sul diritto di riscatto fissato a 10 milioni di euro. La formula quindi sarà un prestito oneroso a 500mila euro annui, con diritto di riscatto a favore della Fiorentina.
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