Kalinic non si presenta all'allenamento: ormai è rottura totale
- Marco Innocenti
- 17 ago 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Adesso Nikola Kalinic ha veramente deciso di rompere... gli indugi. L'attaccante croato, infatti, quest'oggi non si è presentato all'allenamento mattutino fissato da mister Pioli, senza far pervenire alcuna giustificazione alla società viola che ha prontamente risposto emettendo un comunicato stampa:
«La Fiorentina - si legge nella nota - informa che il calciatore Nikola Kalinic non si è presentato all’odierna sessione di allenamento senza fornire alcuna motivazione al Club. Il calciatore, avendo violato le norme che disciplinano l’attività della squadra, sarà sanzionato secondo regolamento».
E' evidente che oramai il matrimonio fra il croato e i viola sia ben più in là dei titoli di coda, sia anzi direttamente al lancio dei piatti. Fermo restando però che l'attaccante è ancora legato alla Fiorentina da un contratto regolarmente in vigore, il gesto di Kalinic non può che assumere i connotati di una vera e propria bizza, volta a forzare la mano a Corvino e allo staff di mercato viola.
Come avevamo già avuto modo di scrivere anche ieri sera, Kalinic ieri aveva salutato tutti e anche svuotato il proprio armadietto ma poi, nel corso della serata, la trattativa con il Milan ha subito una nuova frenata e così il giocatore ha perso la pazienza. Il problema, però, è che questo gesto rischia di essere un brutto boomerang per lui, ancor più di quelle sue dichiarazioni di alcune settimane fa, quando disse espressamente che il suo tempo a Firenze era ormai finito e che lui volevo solo il Milan. La trattativa infatti si sarebbe di nuovo arenata a causa della difficoltà da parte rossonera di trovare le necessarie coperture finanziarie, così come già accaduto per i trasferimenti di Bonucci e Biglia. Un problema non da poco, per un affare che si avvia a concludersi su una base non proprio di bruscolini, visto che si tratta per 25 milioni di euro più bonus.
A volte, caro Nikola, è meglio non scoprire troppo le proprie carte, altrimenti poi ci si ritrova costretti a giochi d'equilibrismo difficili da gestire, tipo fughe improvvise in Croazia condite da ritorni lampo in quel di Moena. Peggio della gastroenterite, insomma. Ed è tutto dire!
La brutta figura, in questi casi, è più che dietro l'angolo. E stavolta, è tutta ma proprio tutta del calciatore.
Comments