Freitas: «Non è tutto da buttare: ho visto anche buone qualità»
- Marco Innocenti
- 20 ago 2017
- Tempo di lettura: 2 min
A provare a spiegare la sconfitta della Fiorentina contro l'Inter arriva il direttore sportivo Carlos Freitas.
DOMANDA: Direttore, un inizio di partita terribile.
FREITAS: «Non riesco nemmeno a dire che siamo entrati male in campo perché abbiamo subito due episodi stranissimi: un lancio di 30 metri, frontale, che finisce con un rigore e un cross sul quale un giocatore riesce a segnare saltando fra due difensori. Non sono episodi comuni, però la gara è andata male nei primi 20' perché poi la Fiorentina ha dimostrato qualità individuali, qualità collettiva, personalità e questo è parte essenziale di quello che potrà fare quest’anno».
D: Una serata storta anche nel secondo tempo.
F: «E' andata così dall’inizio alla fine, anche la Var non è stata con noi ma non vogliamo trovare scuse. Abbiamo visto cose che dimostrano che c’è molto da lavorare a livello collettivo ma abbiamo visto anche una parte della qualità individuale che ci aiuterà molto».
D: Come giudica la prestazione di Gil Dias, forse il migliore stasera e che lei ha fortemente voluto?
F: «La Fiorentina l’ha voluto. Qui tutto funzione per una forma collettiva. Se lui ha dimostrato qualcosa di buono è perché la squadra glielo ha permesso. Spesso si esalta di più l’errore di uno che il bene fatto da un altro. Ma noi dobbiamo ragionare su una prestazione come gruppo, perché si perde insieme e, quando vinceremo, vinceremo insieme».
D: Mercato chiuso per la Fiorentina?
F: «Mancano ancora 3 o 4 giocatori. Abbiamo fatto uno sforzo importante per dare all'allenatore la possibilità di avere due giocatori per ogni ruolo. E’ un gruppo su cui puntiamo tantissimo, la proprietà ha fatto un grande sforzo e di sicuro faremo una buona squadra».
D: Il 3-0 finale può dare fastidio per il morale?
F: «La realtà è che se entra il palo di Veretout si va sul 2-1 e, come minimo, usciamo dal campo con 0 punti comunque ma meglio prendere due gol che tre. Ho visto tanti episodi che mostrano su cosa lavorare ma anche che qualcosa è cambiato a livello di atteggiamento collettivo e di idea di gioco. C’è comunque il materiale umano su cui continuare a lavorare».
D: C'era Sousa in tribuna. L'ha salutato?
F: «Non l'ho visto. Sapete, c'era davvero tante gente».
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