Laurini: «La Fiorentina è un sogno: non vedo l'ora di ripagare la fiducia»
- Marco Innocenti
- 29 ago 2017
- Tempo di lettura: 3 min

Conferenza stampa di presentazione dell'ultimo arrivato in casa Fiorentina: Vincent Laurini. Terzino destro prelevato dall'Empoli con una vera e propria operazione lampo, Laurini ha già sostenuto le visite mediche e, alla ripresa degli allenamenti dopo i due giorni di riposo concessi da Pioli, sarà a completa disposizione del tecnico. Ecco intanto le sue prime parole da neo calciatore della Fiorentina.
DOMANDA: Questo è sicuramente lo step più alto della tua carriera: cosa significa per te la Fiorentina e qual è il tuo obiettivo?
L: «Sì, per me arrivare a 28 alla Fiorentina è un sogno, sono felicissimo e spero di ripagare la fiducia di chi ha creduto in me. Per questo, sono pronto a dare il massimo».
D: Tatticamente, dove ti collochi in campo? Preferisci come laterale basso a destra o puoi essere impiegato anche a sinistra?
L: «Effettivamente posso anche giocare sull'altra fascia».
D: Tu occupi un ruolo che a Firenze in questi giorni fa molto discutere. Che caratteristiche hai, sei più un terzino bloccato o più propositivo?
L: «Sicuramente sono un terzino che predilige di più la fase difensiva. Mi piace difendere più che attaccare ma non mi tiro certo indietro se c'è da salire».
D: Ci racconti la tua giornata di ieri, quando hai saputo che venivi a Firenze?
L: «E' stata una giornata straordinaria. Ero a casa della mia fidanzata Linda, al mare, e alle 9 mi chiama il mio procuratore per dirmi che firmavamo per la Fiorentina. Io avevo il telefono silenzioso e quando ho visto le sue 40 chiamate, ho detto "Oddio". Poi quando l'ho sentito non ci credevo. E adesso non vedo l'ora di iniziare a dare mio contributo».
D: Adesso a Firenze c'è una vera colonia francese: pensi che questo possa aiutare il gruppo ad amalgamarsi anche come squadra?
L: «A me fa piacere ci siano altri francesi ma penso che si debba fare gruppo parlando tutti insieme, a prescindere dalla nazionalità e dalla lingua che si parla. Io ho imparato questo nel mondo calcio e facendo gruppo tutti insieme si può arrivare a grandi traguardi».

D: Saponara: è il grande atteso qui a Firenze. Ci hai parlato e secondo te quanto può dare?
L: «E' una delle prime persone che mi hanno chiamato. Ero molto felice di ritrovarlo, mi ha spiegato com'è qua e mi detto che sarei arrivato in una piazza fantastica per fare calcio. Mi ha anche detto che sta meglio e che tra poco rientrerà. E' un grande giocatore e sono certo che lo farà vedere presto».
D: Hai visto le ultime due partite della Fiorentina? Come l'hai vista e cosa ne pensi?
L: «Ho visto l'ultima e penso sia una squadra che gioca bene. Sicuramente ci sono tanti giocatori nuovi e all'inizio sarà difficile ma, lavorando tutti insieme, riusciremo a fare bene perché le qualità ci sono, i giocatori anche e ci sono tutti i requisiti per far bene».
D: Giornate lunghe fra ieri e oggi: quanto possono essere importanti anche questi dieci giorni di sosta per te per ambientarti?
L: «Molto. Sono contento infatti che ci sia la sosta perché posso adattarmi bene, conoscere i compagni e tutto lo staff e lavorare al meglio. Ieri ho anche sentito il mister e anche lui mi ha detto subito che qua c'è da lavorare. Io sono contento e non vedo l'ora di iniziare».
D: A proposito del tuo colloquio con Pioli: ti ha chiesto qualcosa a livello tattico? E poi, saresti pronti già per scendere in campo a Verona?
L: «Il mister mi ha chiamato solo per darmi il benvenuto e per dirmi che anche lui non vedeva l'ora di lavorare con tutto il gruppo per migliorare. Per Verona, deciderà il mister in base a come mi vedrà in allenamento. Fisicamente sto bene, ho fatto tutto il ritiro, tutte le partite pre-campionato e anche una di Coppa Italia quindi ho fatto tutta la preparazione».
D: Per Antognoni , pensi che possa diventare lui il titolare sulla fascia destra?
ANTOGNONI: «Come ha detto anche Vincent, è una scelta che spetta al mister. Chiaro che anche lui è stato preso per rinforzare la rosa e per aumentare i giocatori che già ci sono. Poi dipende dal giocatori proporsi in un certo modo ma, quando uno viene preso, ha le chance di tutti gli altri. Adesso dipende più da lui che dal mister. L'ho visto giocare spesso, è un giocatore che mi ha sempre impressionato anche sotto l'aspetto propositivo. Lui dice che è più un difensore ma credo che anche in fase offensiva possa dare qualcosa».
D: Di nuovo per Vincent: qual è la pronuncia esatta del suo cognome?
L: «Mi chiamano in tutti i modi, Laurini o Laurinì. Pe me è uguale. Io poi ho i nonni nati a Gubbio quindi mi sento un po' italiano. Non saprei dire».
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