La squadra deve ancora crescere. Ma godiamoci (finalmente) una settimana "da dopo-sbornia"
- Marco Innocenti
- 11 set 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Ora calma e gesso, gente. Non è che un 5-0 può magicamente far sparire tutti i dubbi di una squadra giovane, nuova e poco rodata. Però, quando capita, non facciamoci nemmeno sfuggire l'occasione per godere. Almeno quando c'è (legittimamente) da godere...
Al netto di tutti i se e i ma che ancora aleggiano intorno alla reale competitività della squadra, il 5-0 di Verona finalmente ci regala anche qualche motivo di gioia. E allora godiamoceli, che diamine! Il primo gol di Veretout, che ci era andato vicinissimo già contro l'Inter, così come aveva fatto anche pochi minuti prima, sempre a Verona. Le altre prime volte, quella di Thereau e quella di Gil Dias, ma soprattutto quella del Cholito Simeone. Non ce ne vogliamo il francese e il portoghese se diciamo che il suo è stato senz'altro il gol più atteso. Senza contare il primo gol ufficiale da capitano di Davide Astori.
Io sono fiducioso, in questa Fiorentina. Sarà forse perché ho visto più impegno, grinta e determinazione in queste prime tre partite di campionato che nell'ultimo anno e mezzo di gestione Sousa? Oppure sarà perché ho visto la mia Fiorentina tirare in porta più in queste prime tre partite che in tutto il girone di ritorno dello scorso campionato? Oppure ancora sarà perché non devo più ascoltare quattro volte la conferenza stampa del mio allenatore per capire cosa voglia dire? Ora lo ascolto, capisco i suoi concetti, sui quali posso essere d'accordo o meno, ma almeno sono sicuro di scrivere quello che lui voleva dire. Oppure ancora sarà perché il mister, oggi, è il primo a crederci per davvero nei suoi ragazzi?
Oppure forse sarà perché a me di sentire tanti tifosi della Fiorentina lamentarsi dopo un 5-0 fuori casa, proprio non mi va?
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