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Pioli e Freitas a Sky sulla direzione di gara di Pairetto

  • Marco Innocenti
  • 24 set 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Il primo a presentarsi nel dopo partita è il direttore sportivo Freitas, che puntualizza la posizione ufficiale della società viola sulle decisioni arbitrali di Pairetto. «I due punti ormai non tornano più - ha detto Carlos Freitas ai microfoni di Sky - però quello che è accaduto oggi mi sembra che sia preoccupante perché, con tutti gli strumenti che gli arbitri hanno, non riuscire a vedere due rigori netti per noi e vedere un rigore contro che non esiste, mi sembra veramente preoccupante. Non pensiamo che ci sia proprio nulla contro di noi, sia chiaro».

Poi è Stefano Pioli a presentarsi ai microfoni di Sky. «Noi ci abbiamo messo del nostro - dice con onestà il tecnico viola - con quella ripartenza in campo aperto in cui avremmo potuto chiudere la partita e poi sull'ultima situazione in cui non possiamo avere il centrocampo così staccato dalla linea difensiva. Noi dobbiamo crescere, ne siamo consapevoli, ma ci sono state due situazioni di cui diventa difficile parlare. Per loro un rigore dubbio che è stato fischiato subito e ci sta, ma per noi due rigori non fischiati del genere non si possono accettare. Se il Var poi dice che non si può valutare l'entità della trattenuta su Astori... Il rigore dell'Atalanta non era così evidente e lui l'ha fischiato subito, i nostri due erano forse più evidenti e non ha nemmeno pensato di andare a consultare le immagini».

«Mi è piaciuto lo spirito della squadra - ha aggiunto Pioli - Noi dobbiamo ancora crescere ma mi dispiace che non siamo riusciti a tenere questo spirito per tutta la partita. Al di là dei nostri errori poteva essere una gara in cui, grazie alla sofferenza e all'aiuto del pubblico, potevano arrivare tre punti. Adesso dovrò incitare i miei giocatori a continuare su questa strada che ci porterà lontano. Chiesa un leader? Ha 19 anni, quindi è difficile dirlo ma sta facendo molto bene e anche lui sa benissimo che questo sarà un anno un po' più difficile. Sta lavorando con lo spirito giusto e la determinazione giusta, può avere grandi capacità realizzative ma va anche lasciato tranquillo. C'è un gruppo nuovo che sta diventando squadra e dobbiamo continuare e guardare alla prossima partita».

«Difficile sapere oggi dove possiamo arrivare da qui alla fine della stagione. Abbiamo cambiato tanto e tanti giocatori non conoscono il campionato italiano. Oggi, con un pizzico di furbizia in più, si poteva vincere ma queste sono cose importanti che arriveranno col lavoro e lo spirito giusto. Oggi l'importante è che i ragazzi stanno lavorando e che la società ha comprato dei giovani con la volontà e con le qualità giuste. Poi, fra due o tre mesi, capiremo dove possiamo arrivare».

Fiorentina nuovo inziio? Fondamentale un gioc ocme badelj che li aiuta?

Milan è un po' il fulcro del ns gioco e del ns modo di stare in campo, è un gioc con spessore tecnico e morale, per noi gioc import ma sanchez con altre caratt ha aiutato la sq. messoin campo prestaz generosa che con un po' d'attenz in più che dovremo acquisire presto, potevamo portare a casa una vittoria importante


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