Astori in zona mista: «Ogni gara ci insegna qualcosa. Ora un mini-ciclo da affrontare col piede sull

C'è delusione dopo aver subito un pareggio al 95' ma capitan Astori, in zona mista, conferma che la strada intrapresa da questa Fiorentina è quella giusta.

«La squadra ha lottato per tutta la partita - commenta Astori - lo spirito non è mancato e proprio per questo sono dispiaciuto perché la squadra ha dato tutto quello che aveva e si è difesa con le unghie e con i denti, anche grazie a Marco che ha parato un rigore dubbio. Siamo arrivati al 95' senza subire gol e poi, su una lettura sbagliata perché al 95’ se ci fosse in campo un dodicesimo giocatore dovrebbe difendere anche lui, dovevamo essere ancor più stretti e corti, visto che mancava una sola palla, purtroppo l'Atalanta ci ha puniti».

Un punto in una settimana ma la mentalità e la crescita ci sono. «I punti aiutano ad acquisire maggiore consapevolezza - ha risposto il capitano viola - ma ogni gara ci sta insegnando qualcosa e speriamo che i frutti si possano raccogliere con questo mini-ciclo di gare alla nostra portata che sta arrivando. Mettiamo quindi il piede sull’acceleratore e non guardiamo in faccia nessuno».

Dalla tribuna, si percepisce che la squadra si muove bene anche senza palla. «Abbiamo le idee chiare, con e senza palla, anche se a volte l’avversario ti costringe a giocare meno bene del solito ma credo che anche oggi abbiamo fatto fase una difensiva discreta e l'aver subito gol solo da fuori area fa capire che la strada è quella giusta. Poi le partite si decidono su una o due decisioni di giocatori, oggi l'ha decisa un tiro di Freuler da 20/25 metri e speriamo non sia sempre così».

Ti sentiresti di dare un consiglio a Rizzoli sull'uso della Var? «Rizzoli sta lavorando anche bene - ha chiosato Astori - Più che consigli credo che dovranno loro capire quanto può servire questa Var perché noi, al momento, ci ha solo penalizzato».

Sulla tua trattenuta, l'arbitro ti ha detto qualcosa? Perché non ha consultato le immagini? «Ma loro con la Var sono sempre in contatto, è un aiuto continuo. Anche quando non vanno a vedere le immagini. Oggi si è fidato dei suoi collaboratori ma questi non l’hanno consigliato nel modo giusto».