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Pioli: «Due punti persi. Non pensiamo alla fatica: testa all'Inter e poi una sosta meritata»

  • Marco Innocenti
  • 30 dic 2017
  • Tempo di lettura: 3 min

Non usa troppi giri di parole Stefano Pioli, nel commentare il pareggio per 1-1 ottenuto oggi dalla Fiorentina contro un Milan sceso in campo al "Franchi" con una strategia che definire provinciale sarebbe ancora riduttivo. Anche sull'episodio della mancata espulsione di Romagnoli, il tecnico viola ha le idee decisamente chiare.

DOMANDA: Partiamo dall'episodio della mancata espulsione di Romagnoli: cosa le ha detto l'arbitro?

PIOLI: «Io ho parlato solo col 4° uomo e Tagliavento mi ha detto che stavano controllando. Poi una volta che hanno controllato e hanno preso una decisione io non è che posso replicare più di tanto. Sennò poi magari si offendono anche e preferiscono non farlo».

D: Li considera due punti persi?

P: «Sì, sono 2 punti persi. E il fatto stesso che son qui a dire questo significa che siamo cresciuti tanto ma che dobbiamo fare ancora qualcosina in più perché queste sono gare da vincere. La partita l’abbiamo fatta noi, abbiamo fatto anche fatica a farla, contro un avversario schierato tutto dietro al pallone ma abbiamo anche tenuto la lucidità e certe posizioni sul campo. Volevano il vantaggio, abbiamo faticato a farlo ma l'abbiamo raggiunto. Dopo serviva uno sforzo superiore che non c’è stato e forse questo è il tassello che è mancato oggi e che probabilmente manca alla nostra crescita. Se poi pensiamo a 4 mesi fa, con Milan che era dato da tutti come papabile per lo scudetto e su di noi invece c'era un grandissimo punto interrogativo, allora bisogna essere soddisfatti di quello che stiamo facendo ma non dobbiamo accontentarci».

D: All’inizio, per la prima mezz'ora, avete accettato il sotto ritmo del Milan: perché?

P: «Le partite, per avere ritmo, bisogna giocarle in due. Il Milan ha legittimamente attuato la propria strategia, con tutti sotto la palla e diventava difficile. Noi abbiamo avuto ritmo quando rubavamo palla ma la palla l'abbiamo sempre avuta noi, con loro sempre piazzati dietro. A volte abbiamo preso delle decisioni sbagliate e delle posizioni in campo che non erano quelle che potevano darci dei vantaggio ma abbiamo continuato a creare, a giocare e a creare situazioni che potevano diventare pericolose. Quando hai davanti avversarie di questo spessore e così compatti dietro, non puoi immaginare di creare 10-12 palle gol. Puoi costruire 3 o 4 palle gol e lì devi essere bravo a sfruttarle. Noi ne abbiamo sfruttata solo una, ma poi credo che Sportello abbia fatto due parate. E in una abbiamo preso gol».

D: Chiesa è rimasto fuori perché stanco? Ce ne sono altri?

P: «Negli ultimi due allenamenti dopo la partita contro Lazio l’avevo visto svuotato, fisicamente e mentalmente. E' un giocatore che è cresciuto molto e ha dato tanto in questi mesi e quindi ci sta. Non possiamo andare sempre a 1000 all’ora e io devo essere bravo a intervenire per capire quando far giocare qualcun’altro. Oggi un altro stanchissimo era Veretout, anche se alla fine porta sempre a casa la pagnotta. Anche lui ha giocato sempre tanto, in pochi ma qualcuno ha fatto la terza gara di fila in 8 giorni e in questa fase della stagione è normale accusare un po’ la stanchezza. Ma adesso non possiamo abbandonarci alle nostre fatiche ma dobbiamo tener duro. Domani saremo già in campo per recuperare la gara di oggi e per preparare la prima di ritorno, poi arriverà per noi una sosta giusta e meritata perché abbiamo speso tanto e abbiamo lavorato tanto, ma restiamo concentrati fino a venerdì. Ci aspetta una gara difficile ma siamo cresciuti e possiamo avere le nostre possibilità e vogliamo avere le nostre possibilità».

D: Un giudizio sul suo anno alla Fiorentina? Questa città sembra essere un vestito tagliato su misura per lei?

P: «Io non giudico, voi siete molto più bravi di me a farlo. Ero contento quando ci siamo trovati qua a giugno per la presentazione e sono ancora più contento e soddisfatto della mia scelta. Sto lavorando bene, con un bel gruppo, mi piace cosa sto facendo, mi piace la Fiorentina e sono solo soddisfatto di quello che stiamo facendo».


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