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Pioli: «Mi tengo strette queste prestazioni, frutto del lavoro e del sacrificio di tutti»

  • Marco Innocenti
  • 5 gen 2018
  • Tempo di lettura: 4 min

L'1-1 (e il punto) raccolto contro l'Inter apre il girone di ritorno della Fiorentina che, sotto il profilo dell'impegno e della prestazione, non ha davvero nulla da rimproverarsi. E se pensiamo che 19 giornate fa la sconfitta di San Siro aveva messo a nudo tutte le lacune e i ritardi della squadra di Pioli, oggi il tecnico viola merita un grande, grandissimo applauso perché insieme ai suoi ragazzi sta facendo un lavoro egregio.

DOMANDA: Per quanto avete messo in mostra contro Inter e Milan, due punti sono davvero poca roba. Ma grandi complimenti per la partita che avete giocato.

PIOLI: «Io mi tengo strette, ma molto strette, le prestazioni di queste due gare perché sono state prestazioni importanti. Non mi piacciono ovviamente i risultati, questo è evidente, però stasera dovevamo andare in vantaggio noi, dovevamo sbloccarla e lo avremmo anche meritato per il volume di gioco sviluppato, per le situazioni pericolose create e dopo è chiaro che, se non lo fai, alla prima disattenzione contro avversari così forti poi paghi e rischi di perderla. Il fatto di non averla persa, di aver reagito e di aver continuato a lottare fino alla fine è un grande segnale.

Abbiamo raccolto poco in queste due gare per quello che abbiamo messo sul campo e proprio l'essere qui a dire questo significa che siamo cresciuti tanto perché un po’ di tempo fa due pareggi contro Milan e Inter sarebbero stati veramente tanta roba».

D: Vero che avete raccolto poco per le tante occasioni da rete però abbiamo visto anche tanto sacrificio da parte di tutti gli attaccanti, in particolare da Simeone.

P: «Il nostro calcio è fatto di sacrifici. Giochiamo a un certo livello proprio perché tutti lavoriamo e ci sacrifichiamo. Ma facendo così, nelle ultime gare quello che conta è capire quanto hai creato e quanto hai invece subito, quante azioni hai creato e quante ne hai concesse e su questo siamo in netto vantaggio contro squadre che, sulla carta, sono superiori a noi. Quindi vuol dire che il lavoro e il sacrificio della squadra stanno producendo buoni risultati. Poi se ci soffermiamo solo sul fatto - che capisco che sia importante - che in questo momento non siamo così precisi nella finalizzazione, è chiaro che questo è il tassello che ci manca per poter vincere gare contro squadre importanti».

D: Abbiamo rivisto una Fiorentina molto veloce e verticale e anche una Fiorentina con un grande passo atletico. Siamo a gennaio e la sua Fiorentina corre tanto e soprattutto corre meglio perché in verticale.

P: «Per giocare in verticale bisogna che anche gli avversari facciano un certo tipo di partita e ultimamente avevamo trovato avversari, qui a Firenze, penso al Genoa e al Milan, che si sono sempre chiusi dietro e ci hanno aspettato. L’Inter invece ha provato a rubarci palla, a venirci a prendere ma la nostra è stata un’ottima gestione, a parte solo una paio di situazioni, e con questa ci siamo procurati gli spazi per verticalizzare. Abbiamo creato tanto e quindi dobbiamo insistere. La squadra sta bene, ha pagato solo la Coppa Italia e le tre gare ravvicinate e sopratutto il tanto lavoro fatto da agosto fino ad oggi per diventare la squadra che è. Oggi abbiamo dato tutto, abbiamo speso tutto. L’ho detto dopo il Milan e lo confermo stasera: sono contento della sosta perché i ragazzi hanno bisogno di tirare il fiato e poi dovremo prepararci bene. Solo oggi abbiamo iniziato il girone di ritorno, ma abbiamo fatto già un punto in più rispetto all’andata e il nostro obiettivo resta quello di qualcosa in più quindi c’è da pedalare forte».

D: Quando ha segnato Icardi che istruì aveva dato alla squadra per marcarlo?

P: «Icardi è un punto di riferimento per i nostri avversari nella loro fase offensiva e per noi nella nostra fase difensiva. C’è semplicemente stato un buco, siamo stati troppo aperti nella linea difensiva, lasciandogli troppo spazio e, come sapevamo, lui ci ha puniti. Un errore l’abbiamo commesso ma abbiamo lavorato tanto e siamo cresciuti tanto sulle palle inattive. A livello di centimetri oggi l’Inter ci era veramente superiore ma abbiamo subito poco ed è bastata una disattenzione per prendere il gol che poi ha cambiato la partita. Dovevamo passare in vantaggio noi ma purtroppo il non esserci riusciti ci ha impedito di vincere questa gara».

D: Quanto è soddisfatto e quando invece è sorpreso delle prestazioni della sua squadra adesso? E quanto ci sperava di trovare questa Fiorentina al giro di boa?

P: «Sorpreso no ma è chiaro che prima della gara scendo in campo convinto del lavoro e della preparazione fatta. Ho visto giocatori attenti e motivati in questi giorni per chiudere bene la prima fase del campionato ma sorpreso proprio no, perché la squadra sta giocando, ha concetti belli chiari, vuole fare la partita, vuole lottare, vuol essere generosa e io ho sempre grande fiducia. Poi è chiaro che devi tener conto anche degli avversari, che oggi erano anche molto forti, ma proprio per questo oggi la nostra prestazione deve essere considerata di un ottimo spessore».


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