Brutta, involuta e spaesata: questa è una Fiorentina da incubo

Brutta come una Duna ferma in coda sulla Firenze Mare il 5 d'agosto. La Fiorentina, dopo la "risolata" presa a Genova sette giorni fa, affonda nel mare delle proprie sventure prendendo 4 pere da una squadra arrivata a Firenze con la voglia e la grinta che può avere solo chi sa di essere all'ultima spiaggia.

E' anche vero, però, che i viola si scontrano con una buona dosa di sfortuna. Sul primo gol, la respinta di testa di Thereau torna esattamente sui piedi di Romulo che ha tutto il tempo di prendere la mira e crossare di nuovo. Sul raddoppio, tutto nasce da un calcio d'angolo a nostro favore, contropiede del Verona con Matos che si vede rimpallare l'assist, la palla prende un giro strano e supera Laurini arrivando proprio esattamente sui piedi di Keane.

Poi, quanto rientri in campo nella ripresa, alla prima azione centri in pieno il palo, innescando la ripartenza che porta il Verona sul 3-0. Segni il 3-1 che potrebbe riaccendere un lumicino di speranza ed ecco, puntuale come una bolletta scaduta, arriva il 4-1. Diciamo che oggi, ad aggravare le nostre colpe EVIDENTI, ci si è messa anche la dea bendata che non ci ha proprio voluto bene. Ripeto, fermo restando tutte le nostre colpe, che non sono certo poche.

Detto questo, non crediamo che servano chissà quali campioni per aver ragione di un Verona sceso a Firenze con più problemi che maglie nei borsoni. Serve grinta, voglia, cuore e coraggio. tutto qui. Tutte qualità che oggi però sono mancate alla Fiorentina. E se tutti ci aspettavamo una prestazione che riscattasse quella del "Ferraris", beh... siamo ancora in credito con questa squadra!