top of page

Fiorentina-Juventus: quanta passione e quante emozioni in una gara che non sarà mai come tutte le al

  • Marco Innocenti
  • 9 feb 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

Descrivere a parole cosa sia Fiorentina-Juventus è difficile, impossibile, a tratti addirittura un azzardo. Non si possono trasmettere quelle sensazioni della vigilia, quell'attesa che sale, sale, sale fino al fischio d'inizio, quando un nodo ti stringe lo stomaco e il pallone inizia a rotolare. Ognuno di noi, poi, ha le SUE partite, quelle che mai dimenticherà. Alcune sono legate ai propri ricordi personali, ai momenti della propria vita ma ce ne sono anche altre che invece sono dei punti fissi, delle gemme nella nostra storia. Io ne ho scelte tre ma quali sono le vostre?

La prima è datata 6 aprile 1991, un giorno che Firenze e i fiorentini non dimenticheranno mai. E' il giorno del ritorno di Roberto Baggio da avversario, con addosso quella maglia, brutta come un gatto spiaccicato sull'Aurelia. La Fiesole vestita a festa, colorata da una delle coreografie più belle mai viste in uno stadio italiano, con quel profilo di Firenze rimasto nella storia, forse proprio in quel momento gli fece capire cosa aveva lasciato dietro di sé. Una città, una maglia e un amore unici. La rete di Fuser, su punizione, e quel rigore non calciato dal figliol prodigo e parato da Mareggini a De Agostini non furono altro che la cornice di un pomeriggio praticamente perfetto, su cui il destino dipinse l'ultima beffarda pennellata grazie ad una sciarpa piovuta dagli spalti e raccolta da quel ragazzo troppo geniale per vestire ma soprattutto per amare quella maglia priva di colori.

La seconda sfida del mio personalissimo podio risale a due anni prima. 15 gennaio 1989, 13esima d'andata. La Fiorentina di Eriksson va sotto alla mezz'ora per il gol di Rui Barros: Carobbi perde palla in uscita, cross nel mezzo per il piccolo portoghese che mette dentro di testa. Quasi subito, però, arriva il pari. Di Chiara entra in area da sinistra e va giù sul contrasto con Galia e l'arbitro assegna il rigore. Baggio non perdona e fa 1-1. I minuti passano, le squadre non riescono a superarsi e, al 90', la Fiorentina guadagna un calcio d'angolo. Baggio da sinistra batte sul primo palo, Battistini la spizza soltanto ma sul secondo palo c'è Borgonovo che mette dentro e fa esplodere letteralmente lo stadio. Per placare la rabbia dei gobbi servono gli idranti. Solo il cantiere (in vista di Italia '90) invece impedisce a Borgonovo di andare a festeggiare come avrebbe meritato insieme ai tifosi della Fiesole.

L'ultima di questa Top3 non può che essere quella del 20 ottobre 2013, l'apoteosi viola con la tripletta di Pepito e il sigillo di Joaquin, resa ancor più bella da quel doppio sberleffo di Tevez e Pogba che, dopo il gol, fanno la mitraglia verso la Fiesole. Un gesto che incarna molto bene la presunzione di quella squadra, di quell'ambiente, di quella tifoseria nei confronti di Firenze. Ma, per parafrasare il marchese del Grillo, "Noi siamo noi e voi...".


Comments


In evidenza
Più recenti
Ricerca per tags
Follow Us
  • Facebook Social Icon
  • Twitter Social Icon
  • Google+ Social Icon
  • Grey Facebook Icon
  • Grey Twitter Icon
  • Grey Instagram Icon

Facebook

Twitter

Instagram

Diventa amico...

Seguici...

Seguici...

© 2016 by Marco Innocenti. Proudly created with Wix.com

Per non perdere nemmeno una News 

RSS Feed
bottom of page