Divieto di trasferta a Udine: decisione davvero poco comprensibile
- Marco Innocenti
- 24 feb 2018
- Tempo di lettura: 1 min

Il prefetto di Udine ha vietato la vendita dei biglietti del settore ospiti della "Dacia Arena" ai tifosi della Fiorentina residenti in Toscana. Premesso che ci dispiace per lui perché si perderà l'opportunità di vedere questi nostri bellissimi colori nel pieno del loro fulgore, adesso però fateci anche capire i motivi. Insomma, perché? Ci siamo forse persi qualcosa? Fiorentina e Udinese sono, tutt'a un tratto, diventate due acerrime nemiche? Tifosi viola e friulani si sono di colpo trasformati in due orde di aspiranti "Genny a'Carogna"?
Fatto sta che la trasferta a Udine del prossimo 4 marzo è stata vietata a tutti quei tifosi viola che risiedono in Toscana. Ma dopo aver sottolineato l'incomprensibilità di tale decisione, permetteteci anche di esporre un altro concetto, riguardante la totale disparità di un provvedimento del genere. Sulla totalità dei tifosi della Fiorentina residenti in Italia, crediamo di poter affermare che una larga parte risiedano in Toscana, pur tenendo conto delle sacche di "gobbitudine" presenti in molte province extra-fiorentine. Lo stesso rapporto dentro-fuori regione si potrà rilevare anche per molte altre squadre della nostra Serie A con solo poche, pochissime eccezioni.
E provate a indovinare quali possano essere queste eccezioni? Esatto, le solite note: Juventus, Milan, Inter, Napoli e poche altre. Quelle squadre cioè per le quali i tifosi sono decisamente più "sparpagliati" su tutta la penisola, specialmente in quelle zone dove il grande calcio della Serie A non è mai atterrato. Il sospetto che il divieto di trasferta per i tifosi residenti nella regione sia una misura assurda e a dir poco pilatesca, non ci abbandona proprio. Voi cosa ne pensate?
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