Adesso la sfida più difficile: quella di andare avanti...
- Marco Innocenti
- 9 mar 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Dopo cinque giorni nel tritacarne delle emozioni, del dolore, della rabbia, adesso Firenze, la Fiorentina e tutto il mondo viola devono affrontare la sfida più difficile: quella di andare avanti, di guardare avanti e di tornare progressivamente a un briciolo di normalità. Una sfida anzi più che difficile, quasi impossibile per tutti quelli che, come noi, hanno ancora negli occhi le immagini e il silenzio di Piazza Santa Croce ieri mattina o il saluto commosso e commovente della squadra di fronte a quella sorta di sacrario spontaneo che i tifosi hanno allestito sui cancelli del Franchi. Eppure è la vita stessa ad importi questa sfida.
Sarebbe forse stato più giusto rinviare anche la partita contro il Benevento? Probabilmente sì, visto che arriva ad appena tre giorni dal funerale di un amico, di un compagno di squadra e di un capitano. Ma non sta a noi deciderlo e men che meno vogliamo fare polemica sulla scelta di scendere in campo. Certo non sarà facile, non solo per i compagni di Davide ma anche per il Benevento e in questo senso meritano un giusto risalto le parole di De Zerbi, tecnico dei campani, che ieri in conferenza stampa ha detto «Preferiremmo retrocedere oggi stesso piuttosto che andare a vincere domenica a Firenze». Parole alle quali ovviamente non va dato il senso del "ci scanseremo" ma piuttosto della difficoltà di scendere in campo in questo momento assurdo.
E purtroppo con l'assurdità di questo momento tutti noi (e per primi i nostri giocatori) dovremo fare i conti per tanto tempo ancora. Qualcuno dice che, per la Fiorentina, questo campionato è finito domenica mattina, in quella maledetta camera d'albergo. Eppure, con grande forza d'animo e caparbietà, da questa tragedia bisogna provare a ripartire. Non sarà facile, ma tutti insieme possiamo farcela.
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