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Oggi niente pagelle ma solo voti sparsi ai protagonisti di un pomeriggio e di una settimana surreale

  • Marco Innocenti
  • 11 mar 2018
  • Tempo di lettura: 5 min

Oggi parlare di campo e soprattutto giudicare con delle pagelle la prestazione sportiva della Fiorentina sarebbe solo un assurdo. Perché non dobbiamo dimenticare che quelli che di solito valutiamo con un voto, positivo o negativo, altro non sono che dei ragazzi, con le loro emozioni e il loro dolore per una morte assurda e inspiegabile. E allora, per una volta, vogliamo prenderci la libertà di assegnare solo qualche voto sparso a quelli che, nel bene e (purtroppo) anche nel male, sono stati i protagonisti di questi giorni.

VOTO 10 E LODE. Ai tifosi viola e, in particolare, alla Fiesole che con una coreografia straordinaria ha ricordato a tutti cosa vogliano dire passione, amore e commozione. Leggere il suo nome e il suo numero campeggiare su tutta la Curva ha emozionato tutti i 35mila presenti al Franchi e non solo. E ancora una volta, quei ragazzi della Curva che spesso criticano, protestano e fischiano, hanno dato l'ennesima lezione di stile. Inarrivabili! Chapeau.

VOTO 10. Per Milan Badelj. Il croato, non è un mistero, sta riflettendo se rinnovare o no il suo contratto con la Fiorentina, eppure oggi ha messo al braccio quella fascia che, fino a poco tempo fa, era di Davide. Un peso e una responsabilità che solo i grandi uomini possono sopportare senza restarne schiacciati. Soprattutto in quella che sapevamo sarebbe stata la giornata più difficile. Non è una caso se, al fischio dell'arbitro, sia stato proprio lui il primo ad accasciarsi a terra, quasi sopraffatto dalla commozione e si sia lasciato andare a un pianto liberatorio tanto umano e sincero da indurre non solo i suoi compagni ma anche l'arbitro Pasqua ad avvicinarsi a lui per consolarlo e abbracciarlo.

VOTO 9,5. A Vitor Hugo che, subito dopo il gol, corre verso la panchina e saluta la foto di Davide Astori come si farebbe con un Capitano,come si farebbe in un'armata. Un gesto bello, puro, semplice, anche scherzoso se ce lo permettete, ma pieno di rispetto per l'uomo Davide Astori.

VOTO 9. Sempre a Vitor Hugo per il gesto atletico in occasione del gol. Il numero 31 viola salta così in alto che praticamente mette un ginocchio all'altezza delle spalle di Badelj e segna il gol più importante della sua carriera. E tutti, ma proprio tutti, abbiamo pensato che qualcuno gli abbia dato una grossa mano in quello stacco verso il cielo... Grazie Capitano!

VOTO 9. Di questa domenica sono tante le immagini che ci resteranno impresse nella memoria per molto tempo ma ce n'è una che, più di ogni altra, ci ha colpito. Mancano pochi minuti all'inizio della partita e, mentre sullo stadio risuonano le note struggenti di "Terra degli uomini" di Jovanotti, le telecamere di Sky hanno inquadrato di sfuggita una famiglia, una come tante, in piedi in Curva o forse in Maratona. Il babbo da un lato, la mamma dall'altro e in mezzo a loro un bambino con gli occhi gonfi di quelle lacrime sincere che solo i bambini conoscono a pieno. E in quel momento, sotto l'occhio "spione" della telecamera, la mamma trova un unico modo per consolarlo e gli dà quello che, a noi, è sembrato il bacio più bello del mondo. Un fotogramma che porteremo per sempre nel cuore.

VOTO 9. Alla Fiorentina. Tutta. Intesa come società. Perché in un momento come questo ha saputo trovare, nella compostezza dei propri gesti e delle proprie dichiarazioni, il modo migliore per provare ad affrontare questa tragedia. Spesso noi giornalisti critichiamo la linea di condotta della società in fatto di comunicazione ma stavolta meritano tutti un plauso per ciò che hanno fatto. Con rispetto sia del dolore di chi accanto a Davide lavorava, dentro e fuori dal campo, ma anche del dolore dei tifosi che hanno perso un loro beniamino.

VOTO 9. Lo vogliamo dare proprio all'arbitro Pasqua ma non per quello che il fischietto di Tivoli ha o non ha fischiato nel corso della gara, che peraltro ha condotto in porto piuttosto bene. Quanto piuttosto per quel gesto bellissimo, non "da arbitro" ci verrebbe da dire, di abbracciare Milan Badelj pochi secondi dopo la fine della partita. Bravo!

VOTO 9. A tutti i tifosi presenti oggi al Franchi, viola e giallorossi, perché un silenzio come quello che ha accompagnato il pre partita di questa gara surreale, non lo senti nemmeno in chiesa, prima di una messa di Natale. Un silenzio assoluto, segno inconfondibile di un dolore composto che non deve urlare per farsi sentire. Ma che ha comunque spaccato i cuori di tutti noi. Mai vista una cosa del genere in uno stadio con 35 mila persone sugli spalti. Sembrava che tutti avessero paura di rompere quel silenzio denso di emozione, che mai dimenticheremo. Grazie a tutti, specialmente ai tifosi arrivati da Benevento, co-protagonisti involontari ma perfetti in questo nostro drammatico momento.

VOTO 9. Per Gianluigi Buffon che oggi, in panchina allo Juventus Stadium, non ha avuto timori nel mostrare quegli occhi lucidi nel momento in cui sullo schermo passavano le immagini di Davide Astori. Ammettiamolo, la tanto odiata Juventus e persino i suoi tifosi in questo nostro momento tremendo hanno saputo stupirci. E non ci vergogniamo affatto nel dire questo, perché anche fra i rivali più accaniti può e deve esserci il momento della lotta ma anche quello della pace. E l'applauso che piazza Santa Croce ha riservato loro è la miglior testimonianza che Firenze e i fiorentini l'hanno capito perfettamente.

VOTO 9. A Stefano Pioli che, in conferenza stampa dopo la fine della partita, ha avuto la forza per mettere tutti di fronte alle proprie responsabilità, dopo che per una settimana si sono sprecati gli appelli all'unità, all'amore per la Fiorentina e per questa maglia, per questa squadra, per questa città. Tutti uniti nel ricordo e nel nome di Davide, si è detto e ripetuto. Onore però al tecnico, anzi, all'uomo Stefano Pioli che in sala stampa ha richiamato tutti noi, tifosi, squadra, proprietà e giornalisti a una sorta di patto in ricordo di Davide, perché queste parole e i tanti bei proclami di questa settimana non restino tali e non vengano dimenticati alla prima sconfitta o alla prima polemica.

Permetteteci di concludere questa lunga carrellata i voti, però, con un richiamo: a tutti quelli (e non sono pochi) che già nei giorni scorsi hanno iniziato a intasare le nostre bacheche social di maglie celebrative messe in vendita appositamente per lucrare sul dolore e sull'onda emotiva del momento. A tutti quelli che hanno fatto di tutto per trovare un modo per far polemica contro qualcuno o qualcosa. A tutti quelli che hanno voluto provare l'emozione di infangare il minuto di raccoglimento con urla e grida fuori posto, solo per avere il loro secondo di "notorietà". A tutti quelli che, già a poche ore dalla notizia della morte di Davide Astori, hanno cominciato ad avanzare ipotesi surreali sull'assunzione di chissà quali sostanze da parte del Capitano o degli altri giocatori viola. A tutti quelli che, in questa tragedia, si sono improvvisati medici legali, cardiologi ed esperti di malattie infettive per sdoganare qualche loro maledetta teoria complottista. Ecco, noi a questa gentaglia non vogliamo nemmeno concedere il lusso della divulgazione né dei loro nomi né tantomeno delle loro idiozie. Per loro, solo la vergogna e l'assoluta, totale non curanza.


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