Ultima pausa per la Fiorentina, primi giudizi sulla rivoluzione estiva
- Daniele Nordio
- 19 mar 2018
- Tempo di lettura: 3 min

La Fiorentina torna a vincere dopo dieci anni in casa del Torino con una partita di qualità, di cuore, di volontà. Una vittoria che assesta la Fiorentina saldamente nella parte sinistra della classifica, in linea con quelli che erano gli obiettivi all'inizio della stagione. I tre punti conquistati a Torino portano la Fiorentina a ridosso di Sampdoria e Atalanta, in lizza per il settimo posto, che potrebbe valere l'accesso alla UEFA Europa League: obiettivo che i viola possono proporsi per dare un ulteriore senso al proprio finale di stagione.
Siamo certi che sarà un traguardo difficile da raggiungere, ma che questo gruppo non lascerà nulla d'intentato. Un gruppo che sta mostrando, dopo il dramma subìto, dal punto di vista morale dei valori importanti, ma al contempo sta dando delle risposte tecniche quantomeno interessanti. Dopo la diaspora della scorsa estate, doveva essere un anno di transizione e di ricostruzione, in questo senso più volte sono andate le dichiarazioni della Società e di Pioli: la morte di Capitan Astori ha avvolto in un abbraccio unitario le varie parti in causa (Società, squadra, tifoseria), lasciando fuori i discorsi tecnici. La Fiorentina uscita vittoriosa dall' "Olimpico Grande Torino" e che sta rialzando la testa in classifica aveva solo due titolari della Viola che fu di mister Sousa, questo per rivalutare, almeno in parte, gli ultimi mercati di Corvino e Freitas.
In attesa del rush finale che darà senso a qualsiasi giudizio, questo è il nostro pensiero: Sportiello, di cui la Fiorentina ha il diritto di riscatto con meno di 6 milioni, dopo un passaggio a vuoto tra Bologna e Juventus, si sta rivelando un portiere sicuramente affidabile: a nostro parere la porta viola futura potrebbe esser sua.

La difesa, venuto a mancare il nostro capitano, è totalmente nuova e alcuni, in primis Vitor Hugo e Biraghi, si stanno rilevando profili più che interessanti e meno inadeguati rispetto alle prime critiche feroci di tanti. Milenkovic è un diamante grezzo che sta dimostrando una notevole maturità rispetto alla giovane età; Pezzella, arrivato con un curriculum già "europeo", si sta confermando innesto molto importante.
A centrocampo, Benassi, secondo acquisto più oneroso del mercato estivo,10 milioni più bonus il costo del cartellino, dopo un po' di fatica iniziale, ora sembra aver ripreso un po' di fiducia e costanza di rendimento, probabilmente sarà una colonna della prossima Fiorentina e magari una risorsa per la nazionale. L'altro nuovo titolare è Veretout, forse la sorpresa più bella della Viola, sicuramente il migliore acquisto nel rapporto rendimento/prezzo, grinta e corsa al servizio della squadra, con il vizietto del gol. In attacco, Simeone, 18 milioni spesi, tanta garra, tanta disponibilità, per il momento poco sangue freddo davanti al portiere avversario: la giovane età gli gioverà sicuramente nel potersi migliorare. A completare i nove nuovi titolari di ieri c'era Saponara: forse la miglior partita in casacca viola. Corvino a giugno dovrà versare i 9 milioni obbligatori per il riscatto di Riccardo: speriamo non siano un fuoco di paglia le partite con Benevento e Torino, ma l'inizio di un percorso tecnico che tutti riconoscono al talento di Forli.

Dall'altro lato ci sono i Gaspar, i Zekhnini, i Dragowski, i Lo Faso, i Gil Dias, gli Eysseric: tutti più o meno giovani, che in una stagione che aveva bisogno di certezze non stanno trovando spazio o non stanno rendendo secondo le aspettative, alcuni di loro saranno ricordati come meteore in maglia viola. Per gli altri facile prevedere una seconda possibilità.
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