LA GARA AI RAGGI X: Gli episodi da moviola e lo scontro tra Pioli e Milinkovic-Savic
- Marco Innocenti
- 19 apr 2018
- Tempo di lettura: 3 min

Cominciamo subito con una precisazione: se dopo esser stati comodamente seduti sul carro del vincitore, ieri sera avete ritirato fuori le vostre peggiori mascherone da gufi e le avete trovate tutte impolverate dopo quasi due mesi di inutilizzo, questo post non fa per voi. Semplicemente, chiudetelo e passate oltre.
Fatta questa doverosa spiegazione, vogliamo ripercorrere quanto accaduto nella partita di ieri sera contro la Lazio, per capire se davvero i capitolini abbiano meritato di vincere o se, invece, la Fiorentina abbia subito il solito furto con scasso come (quasi) ogni volta che incrocia i biancocelesti. Proviamo ad analizzare i momenti salienti da moviola.
Minuto 8: Pochi dubbi sull'uscita disgraziata di Sportiello. Il portiere viola non riesce a rinviare un pallone da oratorio, intralcia Pezzella che stava portando Immobile verso il fondo, rendendolo inoffensivo e poi, anziché saltare con le braccia dietro al corpo, si oppone con le mani. Espulsione giusta.
Minuto 15: Chiesa brucia sullo scatto Murgia, il viola sbraccia forse un po' troppo ma il laziale lo tocca, sbilanciandolo e facendolo cadere. La palla era in volo, è vero, e Chiesa non ne era (ancora) in possesso ma si tratta di chiara occasione da rete, visto che il numero 25 della Fiorentina avrebbe potuto presentarsi solo davanti a Strakosha. Rosso che ci sta tutto (con buona pace dei commentatori Sky...).
Minuto 29: Biraghi entra in area da sinistra e Luis Felipe lo aggancia da dietro. Il laziale non tocca la palla nemmeno nei suoi sogni e il rigore per la Viola è netto. Lasci davvero stupiti però la decisione di Damato di non espellere il difensore della Lazio, ammonito appena pochi minuti prima. Che alla fine abbia ragione Buffon? Il regolamento va "interpretato" con sensibilità? A quanto pare Damato ieri sera era... sensibilissimo! Peccato però che in 9 contro 10 e avanti per 2-0 forse sarebbe stata tutt'altra partita.
Minuto 48': Contropiede pericoloso della Fiorentina proprio in pieno recupero. Simeone potrebbe aprire a destra su Gil Dias o a sinistra su Chiesa. Il Cholito va da Chiesa ma, dall'altra parte, Lukaku aveva già provveduto a trattenere vistosamente Gil Dias, eliminando un potenziale pericolo per la propria difesa. Damato non vede, gli assistenti non vedono, il Var non può intervenire da regolamento. Il giallo per il belga sarebbe stato sacrosanto.
Minuto 50: Gil Dias prova il tiro da limite ma trova la deviazione della gamba di Luis Felipe (ancora lui?!). La palla si alza a campanile e arriva a Simeone, tutto solo davanti a Strakosha. Tiro e gol del Cholito ma Damato annulla per fuorigioco del numero 9 viola al momento del tiro di Gil Dias. La sua posizione, invece, sembra del tutto regolare. Forse solo il braccio è avanti ma - lo ricordiamo - il fuorigioco è valido solo quando, ad essere davanti a tutti, è una parte del corpo "utilizzabile" per toccare il pallone. Il braccio quindi è escluso.
Minuto 59: Rigore per la Lazio. Immobile punta Pezzella sul vertice dell'area, l'argentino affonda l'intervento e colpisce effettivamente la gamba dell'attaccante biancoceleste e Damato fischia giustamente il rigore. A salvare la Fiorentina ci pensa il Var: Immobile parte in netto fuorigioco.
In conclusione, tanti, tantissimi interventi del Var. Grave, però, da sottolineatura rossa verrebbe da dire, l'errore sul gol annullato a Simeone. Per il resto, gli interventi pur non perfetti del Var (vedi il gol di Simeone) salvano Damato e la sua Armata Brancaleone di assistenti da una figura ancor più misera di quella fatta comunque sul campo, in una prestazione condita da vari strafalcioni. Arbitraggio confusionario e decisamente insufficiente.
Da quello che abbiamo visto sul campo, comunque, vorremmo assegnare alla Lazio il titolo platonico di "Squadra più piagnona" fra quelle viste qui al Franchi quest'anno. Una protesta continua, su ogni singolo contatto, davvero stucchevole. Nel recupero del secondo tempo, poi, si gioca forse metà del tempo stabilito con Strakosha che lamenta continui dolori muscolari e Felipe Anderson che si stende a terra senza motivo.
Da censurare totalmente anche il comportamento di Milinkovic-Savic che, a fine gara, anziché festeggiare con i propri tifosi, se la prende con quelli viola seduti in Maratona. Il risentimento che questo giocatore prova nei confronti della maglia della Fiorentina proprio non lo capiremo mai! Cosa si aspettava, applausi a scena aperta dopo il teatrino fatto davanti alla sede della società, con le lacrime e la fuga verso Roma prima della firma del contratto con la Lazio?
Permetteteci però di spendere due parole su Stefano Pioli. Raramente avevamo visto un allenatore della Fiorentina andare a muso duro verso un giocatore avversario (che peraltro lui ha anche allenato alla Lazio) per difendere i propri tifosi. Questo mister è un grande, in ogni senso! Uno spirito di squadra e un attaccamento a questi colori che dovrebbe zittire ogni critica nei suoi confronti. Solo applausi!
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